Noicattaro il Teatro Cittadino
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Presentazione
  
Noicattaro il Teatro Cittadino  

La decisione di ripubblicare il libro sul teatro cittadino di Noicattaro é nata sia per l’esaurimento delle copie della precedente edizione, sia per il dibattito socio-storico-culturale, sorto sul restauro, sia per l’interesse nojano e italiano sul «piccolo politeama», tanto che é stato scelto per girare la scena del teatrino del temibile Mangiafuoco per il film “Pinocchio” di Matteo Garrone e di Roberto Benigni.
Questa é stata un’occasione per il nostro paese di ospitare personaggi di grande calibro, di far conoscere e di rilanciare le nostre tradizioni, la nostra storia e la nostra cultura.
Questo interesse cinematografico ci ha riportato al periodo di splendore che visse il nostro teatro specialmente negli anni 1935-40 quando funzionava nel periodo del regime fascista col nome di ʺSala dell’Opera Nazionale Balillaʺ, utilizzato per discorsi celebrativi del regime, per varie conferenze, per numerose rappresentazioni teatrali senza dimenticare le iniziative delle filodrammatiche studentesche dei maestri Sabino Anelli e Natale Decaro, eredi della tradizione delle filodrammatiche nojane, fondate dal maestro Donato Tagarelli. Ebbe successo nel 1946 la rappresentazione della commedia ʺTorna in Carnevaleʺ, scritta dal dott. Sebastiano Tagarelli, per festeggiare la fine della guerra e il ritorno alla gioia di vivere e di «far carnevale», commedia riproposta alla comunità nojana il 5 luglio 2004 nel Parco Comunale, il 23 febbraio 2006 nell’Auditorium della S.M.S. ʺPendeʺ e il 22 giugno 2011 nel teatro Sant’Agostino con il coinvolgimento dei cantori della L.U.T.E. e dei docenti Damiano Verni, Olimpia Deleonardis e Vito Anelli (nel ruolo di Carnevale).
Sucessivamente il declassamento del teatro, l’utilizzo per altri usi, l’abbandono della struttura, la chiusura totale perché non rispondeva alle norme di pubblica sicurezza diventando così un deposito.
La L.U.T.E. non é mai rimasta fuori dalla conoscenza del ruolo sociale e culturale del teatro nel passato, dell’interesse delle varie amministrazioni dagli anni ’70 in poi, delle numerose peripezie amministrative e burocratiche, dei vari progetti per il restauro e della partecipazione al clima festoso e vivace durante le riprese cinematografiche di Mangiafuoco.
Il tema dell’a.a. 2019-2020 ʺComunità e territorioʺ, oggetto di studio e di approfondimento di tutti i corsi, ha offerto al prof. Vito Didonna, storico e docente di filosofia presso la L.U.T.E., l’occasione di programmare alcune lezioni sul teatro cittadino con un percorso storico-socio-culturale e progettuale-conoscitivo e di proporre una ripubblicazione del libro con opportune aggiunte e approfondimenti e nuove schede illustrative. Nella riunione programmatoria del mese di giugno 2019 la proposta di una ripubblicazione aggiornata é stata accettata dall’Assemblea dei docenti e dal Direttivo, motivata dall’importanza della ricerca storica e della diffusione della conoscenza del teatro «luogo di memoria», ricco di storia, di ricordi, di personaggi nojani, che si sono esibiti un tempo, e di vicissitudini politiche e burocratiche per arrivare all’attuale restauro che lo riporterà al suo «antico» splendore diventando un vero gioiello che ci invidiano l’Italia e l’Europa, allineato per le sue caratteristiche artistico-architettoniche al teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio e al teatro di Villa di Aldrovati Mazzacorati di Bologna, annoverati tra i più piccoli del mondo.
Il prof. Vito Didonna, storico appassionato e caparbio, convinto assertore della bellezza di tale gioiello architettonico, edificato per quanto minuscolo con tutte le caratteristiche di un teatro all’italiana, deciso sostenitore di un restauro conoscitivo con una larga funzionalità della struttura e di un immediato e veloce recupero con superamento dei veri vincoli, credendo pienamente che tali beni vanno recuperati a tutti i costi perché fanno parte della storia e dell’identità dei luoghi, ha dato nuovamente voce con la pubblicazione ʺTeatro cittadino - storia e documentiʺ.
Il libro si articola in due parti: nella prima relativa alla «storia» ripercorre le diverse tappe del teatro dal 1800 e precisamente dal 1863 (con delibera comunale del 10-11-1863 il trappeto diventa teatro cittadino) fino ad oggi, soffermandosi sulla gestione, sull’uso, sulle richieste di varie compagnie teatrali e sulle rappresentazioni teatrali, sull’utilizzo nel periodo fascista e su tutto il travagliato iter per il restauro architettonico-conservativo con riferimenti precisi a persone, a iniziative culturali e ai progetti di restauro messi in campo per sistemarlo; la seconda parte é ricca di documenti di grande pregio storico che testimoniano l’importanza e il ruolo del teatro nei vari momenti della storia, l’interesse di molti intellettuali, nostri cittadini, per attirare l’attenzione dei politici sul piccolo teatro e l’impegno delle varie amministrazioni per affrontare con serenità il risanamento conservativo al fine di restituire la dignità di un moderno teatrino al nostro Comune. Esplicative sono molte schede, alcune di carattere informativo-pubblicitario, altre di carattere tecnico, quest’ultime significative per comprendere gli ultimi interventi di restauro con le relative varianti, non sempre condivisi dalla cittadinanza per l’interpretazione del restauro e per la riduzione di parti diventando cosi un Museo-Teatro.
Ancora oggi il teatro é chiuso. Si riuscirà quanto prima ad aprirlo?
Il vecchio teatro cittadino, una volta privilegio di grande importanza politico-sociale, privilegio vantato su tutti i centri urbani limitrofi e dal quale trasse immenso beneficio per l’emancipazione di questo popolo sia nel campo istruttivo-educativo che in quello della distensione alla monotonia della vita paesana, ritornerà ad assolvere la funzione del passato?
Sono certa, oggi più che mai, che il teatro cittadino, come forma di cultura e come patrimonio storico di un popolo di cui ne caratterizza i legami e le relazioni, sarà una risposta sociale ai bisogni primari di condivisione, di collaborazione e cooperazione di tutto il paese ma soprattutto alle esigenze spirituali, intellettuali ed emozionali di ciascuno di noi.
L’apertura a breve del teatro e la relativa fruizione con l’attivazione di varie iniziative socio-culturali daranno ai cittadini nojani la possibilità di riappropriarsi delle relazioni sociali, dei rapporti umani, attualmente interrotti, sfilacciati, evitati e proibiti dal Decreto Ministeriale Anti-COVID-19 per arginare e contenere la diffusione veloce del contagio. 
A questo periodo drammatico per il numero elevato di contagi e decessi, che ci obbliga a «stare a casa», seguirà certamente uno felice e spensierato, di ripresa sociale in cui i valori dell’amicizia, dell’amore, del dialogo e della comunicazione, dello «stare insieme» per condividere reciprocamente gioie e dolori, esperienze positive e negative, trionferanno nella loro essenza più vera e autentica.

 

Il Presidente L.U.T.E. Maria Zaccaro 

Scheda bibliografica
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Autore Vito Didonna
Titolo Noicattaro il Teatro Cittadino
Editore Grafica 2P s.n.c. - Noicàttaro
Prezzo s.p.i.
data pub. aprile 2020
In vendita presso:
tel. 080.4745480 cell. 392.5414875
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