Chiesa di San Rocco Conversano f
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Recensito per "Scaffale" da Francesco Saverio Iatta
    
storia arte tradizione liturgia 1510-2010

La chiesa di S. Rocco ha 500 anni di vita.

     “Ai piedi del declivio su cui sorgeva la cattedrale romanica (XI-XII) e il castello medievale (XIII sec.), trasformato poi in palazzo rinascimentale, sotto ‘il Palo’, e il ‘Belvedere’ scosceso e lungo la strada  che conduceva al cenobio francescano di S. Maria dell’Isola (1462), Giacomo Moro, nel 1510, fondava, fuori le mura della città [di Conversano], una chiesetta dedicandola a S. Rocco … Essa così s’incastonava nella raggiera delle chiesette extraurbane, generalmente monoaule, semplici e umili, a volte affrescate, ma che avevano la loro più nobile  e illustre cifra architettonica in s. Caterina, a pianta greca, o quadrilobata (XIV-XV sec.)”          
     Così esordisce (con i toni epico-lirici che spettano alla rievocazione della fondazione di un plurisecolare tempietto) non un dotto amanuense del XVI secolo teso (trepidante di gioia ed emozione) a tramandare l’oramai quasi leggendaria fondazione di una chiesetta cara alla comunità di Conversano, ma l’anonimo estensore della ‘preziosa’ (anche nella sua essenzialità) brochure che, per il quinto centenario della ricorrenza della fondazione della chiesetta di S. Rocco (1510-2010) ha approntato per l’occasione celebrativa.
     Chi poi ha il privilegio di compulsare (con golosa attenzione attenuata solo un po’ dal contenuto prettamente religioso) lo splendido opuscoletto ha, quindi, poi subito modo non solo di conoscere (sin quasi nei suoi minuti ma singolari particolari) la storia della chiesetta dedicata a s. Rocco e quindi i suoi momenti più significativi, ma anche (se non sopra tutto) di ammirare il dovizioso apparato iconografico che illustra, per l’appunto, ‘la storia della chiesetta’; i particolari più rilevanti della vista di s. Rocco; il minuto, ma particolarmente significativo, scrigno di arte che la chiesa amorosamente conserva. E, non certo per ultimo, le manifestazioni di culto e popolari che la comunità conversanese, con un entusiasmo una partecipazione e una dedizione che non ha affatto eguali nella cittadina, culminano con il ‘corteo storico’. Corteo storico che, come è noto, è uno dei più rilevanti momenti di aggregazione (religiosa e laica) della comunità conversanese cui concorre anche un nugolo, sempre maggiore, di forestieri che giungono, festanti, dai paesi viciniori attratti dalla fama del santo quanto dalla tradizionale cavalcata che ha davvero, oggidì, ben poco da invidiare alle ben più note e quindi celebrate sfilate in costume che si svolgono nelle città d’Italia che hanno un background storico-culturale di ben più consolidato e quindi noto che non quello conversanese.
     Insomma, storia arte tradizione e liturgia (sacra e profana) vengono proposte nella brochure con l’intento precipuo di celebrare una ricorrenza, oramai particolarmente cara alla comunità conversanese, che in questi giorni ha compiuto ben cinquecento anni di vita.
     La preziosa brochure è stata infatti predisposta, grazie a un raffinato cocktail composto di raffinata grafica e designer all’avanguardia, per celebrare (come meglio non si sarebbe potuto) il quinto centenario della fondazione di una chiesetta dedicata a s. Rocco per offrire, ad una comunità assetata di  tradizioni non convenzionali e neppure stereotipate, che sanno coniugare, con sapiente ben orchestrata maestria, il sacro con il profano, solo quelle tradizioni che son avvertire come realmente proprie perché reale parte del proprio dna civico-religioso. 
       Di fatto queste non affatto stereotipate consuetudini risultano un impagabile insieme che sa coniugare, con la frugalità che è il suo principale sapore, il passato con il presente; lo ieri, pregno di storia e memoria, con l’oggi che sa recuperare il meglio del passato.
      Sicché i festeggiamenti, che onorano la chiesetta e il santo a cui gli è dedicata da cinquecento anni, saldano un insieme di momenti in cui si fonde passato e presente, ma per poi proiettarle (questo ha quasi dell’eccezionale) con fiducia ben riposta, nel futuro me che prossimo.
     Anche perché il passato (suggerisce tra le righe l’anonimo estensore che ha redatto le note di commento agli apparati inconografici che rendono splendida questa brochure celebrativa) anche perché il passato non si deve avvertire, anacronisticamente, come un mondo a cui rivolgersi per rimirarne i trascorsi fastigi con sconsolata nostalgia mai del tutto consolabile, ma (u-ni-ca-me-nte) per realizzarne i sogni mai dimenticati. 
      Perché chi ha memoria del proprio passato si è assicurato quanto meno un futuro. Un futuro che potrà forgiare secondo le forze che vi saprà imprimere la propria creatività. Una creatività che dal passato può attingere quanto darà vitalità a ciò che è anche necessario per realizzare anche quei sogni che, solo in apparenza, possono pur anche parere erroneamente i più utopici. E quindi irrealizzabili.
Francesco Saverio Iatta

 

Recensito da Giusy Rizzo
 
storia arte tradizione liturgia 1510-2010

In occasione del cinquecentesimo anniversario della fondazione della chiesa dedicata a San Rocco è stato pubblicato l’opuscolo “Chiesa di San Rocco – Conversano. Storia, arte, tradizione, liturgia 1510 – 2010” a cura di Angelo Fanelli. 
Nella sezione dedicata alla storia viene descritta l’origine della devozione al Santo, la conseguente fondazione della chiesetta e cenni agiografici. 
Nella sezione sulla tradizione si accenna all’elemento scenografico caratterizzante i festeggiamenti in onore di San Rocco: la cavalcata. 
La sezione dedicata all’aspetto liturgico della festa contiene le orazioni e la liturgia delle ore tratte da antichi breviari. 
Notevole importanza all’interno della pubblicazione ricopre la sezione artistica in cui si descrivono attentamente le opere facenti parte del patrimonio della chiesetta. 

Di particolare interesse sono le due tele raffiguranti la Madonna con Bambino tra i Santi Sebastiano, Rocco e Biagio, attribuita a Paolo Finoglio e l’Immacolata Concezione di gusto finogliesco. Quest’ultima opera riprende totalmente le raffigurazioni virginee dell’Immacolata Concezione di Finoglio che si trovano a Napoli in San Lorenzo Maggiore, a Montesarchio (Benevento) nella Chiesa di San Francesco d’Assisi e presso il Palais des Beaux-Arts di Lille (Francia). L’Immacolata Concezione di Lille è visionabile presso la pinacoteca comunale di Conversano “Paolo Finoglio” fino al 5 Settembre.
Giusy Rizzo
Scheda bibliografica
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Autore Angelo Fanelli
Titolo Chiesa di San Rocco  Conversano
Editore Vincenzo Perillo
Prezzo s.p.i.
data pub. agosto 2010
In vendita presso:
Emmaus - Conversano
www.cooparmida
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