Le sciagurate

Regine di Napoli

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Introduzione

  
Le sciagurate Regine di Napoli  

LA REGINA

 

La morte di Elisabetta II d’Inghilterra (8 settembre 2022), seguita a livello planetario da milioni di persone di tutti i continenti e le culture, con lungo strascico di commozione, emozione, curiosità, attaccamento e meraviglia, ci dice che ancora nel XXI secolo le regine hanno un fascino e una influenza sui sentimenti dei popoli. Un’influenza che non si limita al vestire e all’acconciarsi che milioni di donne tendono a imitare negli abiti e nelle pettinature, ma va molto più in là, fino a poter modellare il sentire collettivo e quindi il comportamento, il costume, i valori delle masse. Le regine sono capaci di modellare i caratteri di un popolo.

 

Perché la “REGINA” è un’icona.

 

Un simbolo, un must, un modello, un archetipo, una figura identificativa. E’ un mito, una leggenda, una favola. Non per niente nelle favole è protagonista assoluta, un modello e un sogno per tutte le bambine del mondo. Quale donna nella sua infanzia non ha sognato di essere regina? O principessa, che è l’anticamera della regina. O non ha giocato a “fare la regina”? o non si è contesa questo ruolo dominante fra tutte le sue compagnette? E in quel ruolo si è sentita felice, realizzata e compiaciuta come non mai. Oggi che le monarchie sono decisamente in ribasso (all’infuori dell’immarcescibile Elisabetta II d’Inghilterra, la più amata sia in vita che in morte), il titolo di “regina” o di “reginetta” si dà a donne che comunque hanno raggiunto una vetta, sia quella di un concorso di bellezza, sia quella della canzone, sia quella del cinema. Mete più democraticamente abbordabili da chiunque, senza bisogno di discendenze aristocratiche; ma che conservano il fascino e la magìa del titolo di “regina”.

 

La “regina” è un sogno di bellezza e di potenza.

 

Così nell’immaginario collettiva “la regina” per antonomasia è diventata un concentrato di tutte le virtù: bella, buona, pia, generosa, elegante, intelligente…intelligente? Forse no; le qualità intellettuali sono meno favorite nelle favole.

 

Nella realtà invece le grandi regine della storia avevano in gran misura anche l’intelligenza, come la perspicacia, la furbizia, l’abilità, la cultura e tant’altro. Si pensi a regine come Teodora di Bisanzio, o Elisabetta I d’Inghilterra, o Caterina di Russia, o Cristina di Svezia, o Maria Teresa d’Austria.

 

Eppure nella storia ci sono delle regine indegne di quell’icona, di quel simbolo, di quel sogno di tutte le donne. Sono regine capitate su un trono solo per essere nate da un re; ma senza alcun loro merito personale.

 

Sono le cattive regine.

 

Anche nelle favole ci sono le regine cattive; ma alla fine della storia sono sempre sconfitte. Invece nella Storia vera restano sui loro troni a fare danni.

 

Questo è accaduto dappertutto, e in misura maggiore nel Sud d’Italia.  Rileggendo la storia del nostro Meridione, si scoprono tali e tante nefandezze commesse da Regine di Napoli, che quell’icona e quella favola ne risultano deturpate.

 

Eppure sono vicende che, per nella loro virulenza, meritano comunque di essere raccontate.

 

Perché a volte, accanto al fascino luminoso delle regine, vi si scopre il fascino tenebroso delle loro vite (più o meno) maledette.

 

Ecco a voi dunque alcune “black queen” o “dark queen” della nostra storia.

 

Dunque, buona lettura e buon….divertimento!!

 

L'autrice

Scheda bibliografica
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Autore Bianca Tragni
Titolo Le sciagurate regine di Napoli
Editore Mario Adda Editore
Prezzo € 15,00
data pub. febbraio 2024
ISBN
9788867177011
In vendita presso:
a richiesta in tutte le librerie - www.addaeditore.it
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