La natura umana è fragile, è ambigua e quindi è possibile anche sbagliare, però lo sbaglio si può, anzi si deve correggere.
Ma, per poter correggere, condizione necessaria e indispensabile è il riconoscere di avere sbagliato.
In questo viaggio che la vita ci offre, la mira essenziale rimane quella di seminare il bene, perché se si semina il bene, si raccoglierà ancora e ancora bene.
Il bene è il fine a cui aspirare continuamente, giorno dopo giorno, ora dopo ora, è l’unico possedimento che si porta via con se e che si lascia in eredità.
Lungo questo cammino bisogna educare la propria indole a coltivare e seminare la fiducia, la giustizia, la concordia, e anche quando questi sentimenti vengono contro e/o sono incompresi, andare avanti sempre dritto perché si è sulla giusta via.
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