Scrive di lei il Direttore della Biblioteca Internazionale di Poesia Contemporanea di Lecce. Ho letto migliaia di libri di poesia, mi sono incontrato con Ungaretti, Quasimodo, Montale ed altri mille poeti noti e meno noti, ma l’incontro con la sua poesia mi ha lasciato senza fiato: non ombra di retorica, ne artifici verbali, solo poesia; poesia delle più alte, più vere, dove l’afflato lirico si fonde con la realtà fisico-spirituale, dolorosa e dolorante, che è Verità priva di invenzioni pseudo letterarie, come “Il Tormento e l’Anima”, come “Castagne Vizze”; come “Il Sogno” e tante altre che rileggerò e ne farò oggetto di conferenze. In questa biblioteca il suo volume porta il numero provvisorio 3.170. Si abbia tutta la mia stima.
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