Il sogno di mesto Angelo sarà sempre stato quello di vedere, tutte di seguito, una dopo l’altra, in armoniosa sequenza, tutte le sue opere. In prospettiva, quando - alla fine di tanti lavori eseguiti, o durante l’esecuzione di essi - si faceva fotografare vicino all’opera realizzata, o che stava realizzando, in prospettiva - son certo - egli pensava a questo suo sogno.
Da concretizzare come? Con un libro.
Frequentando la Civica Biblioteca, mesto Angelo s’accorse, a un certo momento, che di libri, come sognava il suo, ce n’erano ed avevano un titolo seducente: L’opera completa di... X. Si trattava, e si tratta (perché la collana continua a pubblicarsi), dei Classici dell’Arte Rizzoli, detti anche CAR, più brevemente, per un richiamo alla sorella BUR (ma il successo della prima non è neanche un barlume di quello della seconda).
Da quel momento mesto Angelo non ebbe più pace. Nè ne diede più a me ed al tipografo Nicola Pascale. Perché anche lui voleva il suo libro dell’opera completa.
Il libro, ora, è qui: lo vedi anche tu, lo hai tra le mani. È la realizzazione di quel sogno, di cui si diceva all’inizio. Realizzazione faticosa, per la raccolta che mesto Angelo ha dovuto fare delle foto delle cose reperibili ancora; e, ciononostante, incompleta, per le tante cose che reperibili non sono più, perché donate, perché distrutte, perché lontane. (Un solo esempio: nella sua Vita di un artigiano mesto Angelo dice che all'abbazia di Montecassino fece dei capitelli simili a quelli antichi, con motivi di frutta. Ci pensi, se andava a Montecassino con un fotografo e si faceva fotografare, a riconoscerli???, i capitelli fatti da lui?!...)
Eppure penso che questa antologia di illustrazioni possa dirsi esauriente e, quanto meno, penso che contenga le cose più importanti (il presepio della Madonna della Grotta, per es.) o più singolari (i disegni dei ferri dello scalpellino, per es., i quali, eseguiti per scriverci sotto la corrispondente parola dialettale, formano - a veder bene - delle comode ed originali nomenclature per specialisti).
Tutto il materiale, che in questa occasione (ed anche prima) mesto Angelo conservava ed ha donato alla Civica Biblioteca di Castellana, tutto il materiale ha subito un primo esame ed è stato sottoposto ad una prima scelta, da parte dell’interessato Autore. Che ha scelto, ovviamente, secondo gli dettava il cuore ed il ricordo. Una scelta più fredda e distaccata è stata quindi operata da me, che miravo a dare un assaggio delle varie attività, in cui mesto Angelo si è cimentato, e che prediligevo foto storiche, documentarie. Infine ci si è dovuti rimettere al giudizio inappellabile del tipografo, il quale ha eliminato roba che non poteva essere riprodotta per motivi tecnici.
Comunque è rimasta inalterata la suddivisione, diciam così, in quattro sezioni, che io avevo sin dall’inizio dato alle illustrazioni disponibili:
I, disegni vari figg. 2 - 18
II, lavori di particolare rilievo » 19 - 27
a) prima del presepio » 28 - 42
III, sculture b) il presepio » 43 - 58
c) dopo il presepio » 59 - 78
IV, riconoscimenti e documenti vari » 79 – 89
Nell’ambito di ogni sezione, preferibilmente, le figure sono state ordinate cronologicamente. I titoli, dati alle opere qui illustrate, sono miei ed altra comodità non hanno che di precisarle, poi, nell’indice.
Mi pare d’aver detto l’indispensabile, per la presentazione di questo terzo volume di Angelo Calcagnini. E, comunque, mi sembra indispensabile far seguire una nota bio-bibliografica, che offra qualche altro dato, utile ad una più completa comprensione di questo libretto e del suo Autore.
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