Io dico, scherzando, che questo è il IV libro della Madonna della Grotta.
Ed intendo, per I, Vita di un artigiano di Angelo Calcanini (Castellana-Grotte, Tip. Pascale, 1980), che, stampato in due mesi diversi, a giugno e a novembre, si chiude, a pag. 42, con il capitoletto Il presepio della Madonna della Grotta e tre foto di detto presepio; ed a pag. 87 (la numerazione delle pagine continua, nell’opuscolo di novembre, quella dell’opuscolo di giugno) con la foto di Calcagnini e la mucca per il presepio della Madonna della Grotta.
Per II libro, intendo l’opuscolo di 48 pagine, ricco di illustrazioni e di notizie, caldamente voluto da Angelo Calcagnini, espressa-mente intitolato La Madonna della Grotta (Castellana-Grotte, Tip. Pascale, 1985).
Per III libro, intendo il volume Angelo Calcagnini. Tutte le opere, con Presentazione di Pietro Piepoli ed Appendice su La Madonna della Grotta. Come si vede, nel titolo stesso riecheggia il nome della Madonna della Grotta. Ma noteremo anche che il cuore delle opere è rappresentato dalla nostra chiesetta: infatti il terzo capitolo del libro (Sculture) si divide in tre parti: a) prima del presepio; b) il presepio della Madonna della Grotta; c) dopo il presepio.
S’è visto come, nei tre titoli citati, è sempre ritornato il nome di Calcagnini! (E ritornerà, qui, ancora, ovviamente!) Ed è giusto che sia così, perché bisogna riconoscere che, se la Madonna della Grotta è stata riaperta ed aggiustata, ed è ritornata agli onori della cronaca... e del mondo, il merito è tutto di Angelo Calcagnini, ed a lui se ne deve rendere grazie.
A lui ed, anche, a sua moglie, Rosa Maria D’Aprile, morta dopo grandi sofferenze il 16 aprile 1990 (era nata il 3 febbraio 1914).
Anche Rosa ha fatto molto per la Madonna della Grotta: tante pulizie, finché ha potuto; la statuina in cartapesta del leccese prof. Angelo Capocci; la raccolta paziente e toccante per i restauri.
Ma questo IV libro della Madonna della Grotta è opera, essenzialmente, di tre universitari, ormai laureati o laureandi, dell’Università di Firenze Nicola Scarcelli, Marco Matarrese e G. Walter Putignano
E qui il mio compito di "curatore” potrebbe anche ritenersi esaurito.
Ma mi sia consentito scrivere poche altre parole, per dare poche altre notizie sulla nostra chiesetta, quasi a continuazione delle pagine 94 e 95 del citato Tutte le opere ecc. e delle pagine 22-24 del citato Madonna della Grotta.
Uno dei lavori più importanti, fatti per l’edificio e da noi non ancora segnalato, è stata la stagnatura ed il conseguente utilizzo del grande pozzo, che è sistemato all’angolo Sud-Ovest della costruzione. Mesto Angelo Calcagnini ha provveduto a renderlo agibile (nessuno vi aveva mai provveduto prima, in oltre duecento anni!), per cui non vi è più neanche il fastidio di attingere acqua dalla pur vicina fontanella pubblica.
È continuata la tradizione della Messa di mezzanotte alla vigilia di Natale, iniziatasi nel 1985. L’abbiamo continuata anche questo Natale scorso, pur essendo Calcagnini in Ospedale.
Anzi, per Natale, si va ripetendo da un po’ di anni una cara abitudine, che si avvia a diventare pur essa una tradizione. La professoressa Raffaella Mongiello di Bari, la quale ha donato alla Madonna della Grotta una bella tovaglia d’altare ricamata, ha accompagnato, per diversi anni, gruppi di alunni e di amici a visitare, in periodo natalizio, i presepi di Padre Pio al Convento e di Mesto Angelo alla Madonna della Grotta, come mete ideali per "sentire” il Natale. Anche ora, che è andata in pensione, ella - per Natale - torna alla sua vecchia scuola e si fa promotrice della gita-pellegrinaggio a Castellana. È venuta anche lo scorso dicembre 1990, con due pullman di studenti: e li ho accompagnati io, in sostituzione di mesto Angelo ammalato.
Antonio Nanna fu Pasquale, il quale era venuto in possesso di un Cristo alla cannedda (Gesù coronato di spine), che ha una lunga storia, da narrare in un’altra occasione, ha pensato bene di donare quella sua statua alla Madonna della Grotta, dove (un’altra tradizione che si continua!; fu sospesa solo l’anno scorso) si fa il sepolcro il Giovedì Santo. La statua è stata restaurata dalla Signorina Maria Minoia, che è una "specialista” in questo genere di restauri; ed ora fa bella mostra di sé nei sepolcri ultimi e la farà in quelli avvenire.
La nostra modesta fatica è finita. Leggerla, chi l’abbia letta, non vi avrà trovato gran gusto; prepararla, è stata una enorme stancata, per Calcagnini e per me. Sia, ecco, a onore e gloria di Calcagnini, ma - specialmente - a onore e gloria della Vergine Santissima della Madonna della Grotta!
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