Nel 1984 il Museo Civico di Conversano pubblicava il primo volume di Storia e cultura in Terra di Bari, che raccoglieva Ricerche e studi realizzati nell'ambito delle attività museali, ma anche prodotti da studiosi che allo stesso Museo si riferivano in un rapporto di collaborazione vivace e continuo. Per entrambi, per l'istituto museale e per gli studiosi, il principale interesse era costituito dal legame con il territorio: percorrere l'area tra centri urbani e spazi rurali, riconoscerne il patrimonio di monumenti d'arte e di opere "minori", sviluppare indagini storiche, sfogliare documenti di archivio, presentare schede tecniche, e metterei risultati a disposizione dell'istituto museale e del pubblico significava dotare il territorio di nuovi strumenti di lettura, voleva essere un comune sforzo per arricchire la cultura storica "locale". Studiare, aggiornare, caratterizzare quell'area omogenea, il Sud-est barese, a cui già erano state rivolte attente indagini (sul popolamento antico e sull'età medievale, svolte negli anni 1981 e 1983), significava anche sviluppare iniziative di valore divulgativo che, di fatto, venivano accolte con rinnovata attenzione dal mondo scolastico e dalla comunità cittadina. Quell'esperienza 'editoriale' risultò utile sul piano locale, perché si giovava di contatti col mondo scientifico degli istituti universitari e si arricchiva dei contributi offerti alle attività del museo cittadino da parte di archivi e di altri musei pugliesi; era una significativa occasione di scambio: col mondo scolastico per i compiti di divulgazione che il Museo si era assunto, con gli studiosi e con gli istituti ministeriali della nostra regione ai quali si rendeva disponibile inedita documentazione. E tale Storia e cultura è rimasta negli anni. Priva della regolare continuità di una vera e propria rivista, ma via via arricchita nei successivi volumi con nuovi ed ampi studi, che spaziavano nei campi più diversi. Il quarto volume, uscito nel 1999, non solo si poneva alla conclusione di un secolo, ma chiudeva anche l'esperienza museale per quanto riguarda la produzione di questa esperienza. Chi se ne era occupato fino ad allora e non ne riteneva esaurita la fialità, richiedendo la titolarità alla Sezione di Conversano della Società di Storia Patria per la Puglia - naturalmente l'autorizzazione fu formalmente concessa dal responsabile istituzionale - diede vita ad un nuovo volume: il quinto, uscito nel 2010. E questa volta le collaborazioni e i contributi erano sollecitati da un gruppo di 'volontari', fin dall'inizio presenti tra gli autori di Storia e cu/tura, ma già indirizzati a dare a questa pubblicazione un respiro e una visibilità nuovi. Così si è giunti al sesto volume, e siamo nel 2015. Storia e cultura ritorna, si rinnova, si presenta con una nuova veste. Sono trascorsi trent'anni: era nato nel Museo Civico di Conversano, in un clima di grande dinamismo dell'azione culturale cittadina, che dava prova di voler portare in periferia (ma siamo a pochi chilometri da Bari, dalla sua università, dalle realtà museali, archivistiche, ministeriali che animavano la nostra regione) esperienze e progetti culturali che riprendevano la lezione di validi studiosi e intellettuali- Francesco Tateo, Michele D'Elia, Francesco Magistrale, Pina Belli, ma anche Francesco Biancofiore, Giosuè Musca, Giovanni Battista Bronzini, Maria Stella Calò Mariani - da cui derivava I’esempio di un metodo scientifico di affrontare i problemi.
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Storia e cultura ritorna, si rinnova, si presenta con una nuova veste. Sono trascorsi trent'anni: era nato nel Museo Civico di Conversano, in un clima di grande dinamismo dell'azione culturale cittadina, che dava prova di voler portare in periferia (ma siamo a pochi chilometri da Bari, dalla sua università, dalle realtà museali, archivistiche, ministeriali che animavano la nostra regione) esperienze e progetti culturali che riprendevano la lezione di validi studiosi e intellettuali da cui derivava l'esempio di un metodo scientifico di affrontare i problemi. Chi ha letto quelle pagine, probabilmente ne ricorda i percorsi. Qualche esempio: vi si sperimenta l'archeologia come conoscenza del territorio, si concretizza il concetto di bene culturale anche studiando il fenomeno delle chiese rurali, si porta alla luce materiale documentario rispondendo all'esigenza di ricostruire la memoria storica delle comunità, si cercano nelle testimonianze di archivio e nel contesto urbano quegli elementi che contribuiscono a chiarire l'identità di un territorio, si raccontano storie famigliari e si illustrano episodi letterari... Insomma, ogni numero ha contribuito anche all'identità di Storia e cultura, che ieri come oggi si pone gli stessi obiettivi: il gusto della ricerca, il piacere della scoperta e della comunicazione, la curiosità del racconto, l'ambizione dell'arricchimento delle conoscenze. |