Prefazione: Angela DE LEO
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Ii testo viene presentato in bilingue: Italiano e Araba
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"Nei tuoi occhi ... le parole diventano pietra" è uno scrigno colmo di poesia, che si trasforma in sogno e in progetto di vita: restituire alla Palestina dignità di terra e libertà, all'ombra di due occhi di donna, che non hanno mai sfiorato l'alba delle pietre che videro il primo vagito di suo padre e di sua madre e che pure conservano il mistero di una storia di sangue e di preghiera, di disperazione e di speranza. Una storia che coniuga all'infinito il "tempo dell'attesa"... Già nel titolo, questa nuova raccolta di poesie di Gino LOCAPUTO, l'arabo di Puglia, contiene l'ossimoro della leggerezza dinamica delle parole e della statica gravità della pietra. E le parole e la pietra s'incontrano a metà strada in due occhi profondi che hanno la luce delle stelle e delle stelle un sommesso richiamo, un mistero senza fine. E' il mistero di una terra, amata e non vissuta, che piange i suoi eroi e canta la sua bandiera tra prati insanguinati e parole colme di un segreto, che solo la pietra conserva nel tempo e rivela a chi ha occhi per guardare e cuore per capire. Non a caso, la raccolta si apre con una poesia dedicata ad AbdeIkaleq, "addormentato per sempre / nel freddo di una notte / tra le macerie della tua Palestina / il tuo letto era gelido cemento / e le tue lenzuola la bandiera di un sogno". Non a caso, Gino LOCAPUTO continua, con il suo omaggio alla Palestina, cantando ancora le parole di questa sua donna coraggiosa che, nonostante la pena per un tempo d'attesa troppo lungo da vivere e da sopportare come macigno tra mani vuote, sa inventare dolci frasi d'amore, per renderlo felice, per fare di lui un uomo nuovo, che non ha più una pietra nel cuore, ma un sogno alato, "sfogliando i giorni / con i segreti nascosti". E, per tutta la raccolta, le parole d'amore si rincorrono tra le pietre di un destino crudele e colorato, amaro come la "via del deserto" e tenero come il "profumo del gelsomino", che colma di tempo rinnovate speranze e un cielo certo, "per un altro giorno ancora". Per tutta la raccolta, i verbi si coniugano al futuro (vedrò orizzonti colorati", "tornerò ancora", "un giorno ricorderemo quelle parole 1 scritte tra sogno e realtà", "ci addormenteremo sotto un cielo infinito", "stringerò le tue dita per sempre", "nel giorno che si farà notte / da questo momento / ... e fino all'eternità"). E il futuro è la nostra proiezione in un tempo che si dilata all'infinito. Il tempo che muta ogni dolore in attesa e ogni attesa in speranza. E la speranza è una "canzone segreta", che trasforma le parole e la musica in preghiera. Ed è una preghiera, tenera e, incantata, quella che si eleva al cielo dal versi di "Omsahar" (la mamma di Sahar), "gazzella con gli occhi di luna" e "sogno infinito"; Omsahar, "più dolce del miele"; Omsahar, che per miracolo è non solo la donna del poeta, ma anche sua madre e sua figlia, in una continuità d'amore che sa di mistero grande, come grande è il cuore del poeta stesso che, pur non dimenticando la sua gente, "in un'amarezza di vuoto" che gli "sale alla gola", ha fatto suo il "grido" di un altro popolo. Grande questa poesia che si nutre di reiterati versi urlati, sussurrati, cantati, bisbigliati perchè non ci sia mai il silenzio su questa donna chè ha "il volto più bello del sole 1 dove la luce inizia e finisce" e sul pianto straziato di tutte le madri di Palestina terra che ha il colore di cioccolato e un "segreto di parole / frantumate tra le pietre". Una terra, dove nè gli eroi, nè i poeti muoiono mai, perchè gli uni e gli altri hanno voce "per non dimenticare". |
Angela DE LEO
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Scheda bibliografica
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Autore |
Gino Locaputo |
Titolo |
Nei tuoi occhi le parole diventano pieta |
Editore |
SECOP Edizioni |
Collana: |
I Girasoli |
Prezzo |
€ 12,00 |
data pub. |
- 2006 - pp.95 |
In vendita presso: |
Coop. Armida Conversano Telefono: +39 080 4959510 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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