Praticare Outdoor Education a scuola significa valorizzare lo spazio esterno come contesto educativo, mettendo al centro i bisogni dei bambini e degli educatori come comunità educante, pensando non solo al bambino e alla bambina di oggi, ma immaginando l’uomo e la donna di domani.
Bambini ed educatori devono avere chiaro di far parte di una comunità cui possono fare affidamento, di essere in prima persona responsabili di delicati equilibri del pianeta e che il loro impegno è necessario per la stessa sopravvivenza degli umani. Per fare questo è fondamentale uscire dal perimetro dell’aula e sognare il mondo che verrà, a partire dal contesto a loro più prossimo: il cortile scolastico.
La scuola ha dunque bisogno di intraprendere un nuovo sentiero pedagogico, che è anche un percorso politico di educazione alla cittadinanza.
Una scuola che educa il Paese ha bisogno di fare Outdoor Education, ovvero di una didattica fondata sulla motivazione, sugli interessi e i talenti dei bambini; che stimola i legami cooperativi tra adulti e tra generazioni; che si fonda sul piacere del fare e dell’apprendere; che riflette sull’educazione emozionale per favorire la costruzione di relazioni significative; che dà spazio al pensiero divergente attraverso il corpo, il gioco e l’ambiente, strumento che non ha eguali per conoscere se stessi, gli altri e il mondo che ci circonda.
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