L’esergo è esemplare. Ed è di una scottante attualità, come il testo che segue, e dovrebbe, quindi, essere di esemplare ammonimento, in specie a chi raccoglie consensi con provvedimenti legislativi che impongono i loro voleri e i loro valori. E che poi li condiscono, per farli digerire, con tette culi & buffoni di corte. Per ciò, di seguito, riportiamo la citazione posta all’inizio del testo. Anche perché immette subito nella temperie culturale, politica e civile che ha informato Indulti, indultini e senso della pena (Povero Editore, “Quaderno n. 2”, stampato in Conversano il 10 Marzo 2003) di Vito Fanizzi (conversanese e magistrato presso il Tribunale di Bari). La citazione è tratta da Blaise Pascal e recita “La giustizia senza la forza è impotente/la forza senza giustizia è tirannica”. Fanizzi, per ciò, pone subito l’accento su quanto evidenziano numerose inchieste e quindi rilevamenti statistici di varie fonti e quindi per ciò ancora più attendibili: si delinque di più, quanto meno v’è certezza di pena. Quindi il magistrato conversanese rimarca che il lassismo nel comminare le pene non fa rispettare le regole (i condoni fiscali dovrebbero insegnare pur qualcosa!, aggiungiamo di nostro). Sottolinea, poi, che le disposizioni legislative devono essere percepite come giuste ed eque. E, ovviamente, essere anche valide per tutti. E non, invece, prediligere le riforme del diritto societario, che abbassano i livelli di pena. O non invalidare le rogatorie, che altrimenti punirebbero solo i ricchi e i potenti. Il che permette, poi, a chi è in galera di gridare: perché con me la legge è severa e con i ricchi, protetti da nugoli di avvocati, no! Ha scritto la prefazione della plaquette l’avvocato Mario Russo Frattasi, presidente della Camera Penale di Bari. E della stessa non condividiamo il suo auspicare l’attenuazione del carcere duro (art. 41/bis) per i mafiosi.
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