[MOREA, L’OSSERVATORIO METEREOLOGICO DEL LICEO E UNO STUDIO DI CACCIAPAGLIA] A proposito della particolare apertura mentale del sacerdote Domenico Morea, nelle giornate di studio di recente a lui dedicate, è stato ricordata (vedi P. Mezzapesa, D. Morea. Una vita operosa al servizio della gioventù nel segno di Dio e della Patria, Monopoli 2002) come emblematica una sua iniziativa: l’aver accolto con entusiasmo la creazione di una stazione meteorologica. E che questa espletasse le sue funzioni avvalendosi delle competenze scientifiche dei docenti che operavano nel Convitto vescovile di cui era rettore. Innovazione che, confluita tra le altre, ha fatto sì che il Ginnasio Liceo di Conversano divenisse una delle realtà educativa tra le più singolari di tutto il Mezzogiorno. Il senatore Mezzapesa teneva a sottolineava, infatti, come Morea avesse accolto, con fattivo entusiasmo, l’invito del prof. Cosimo De Giorgi, che aveva già creato in Lecce un Osservatorio meteorico con una rete di trenta stazioni pluviometriche sparse per la provincia salentina. L’appello di De Giorgi era volto a far sì che s’installasse un’analoga rete di osservatori anche in Puglia. Morea fu tra i primi a rispondere all’invito. E un Osservatorio meteorico fu collocato su una terrazza del gabinetto di fisica del seminario. Così l’Osservatorio meteorologico di Conversano fu il terzo ad essere installato nella provincia di Bari, dopo quello di Locorotondo (1829) e quello della città di Bari (1884). A realizzare, materialmente, l’Osservatorio fu il geografo torinese Cosimo Bertacchi, docente presso il Convitto di Scienze naturali. Questi ne tenne la direzione dal giugno del 1885 al 1889. Gli successe, dopo il 1889, il professor Giambattista Sansonetti, docente di matematica e fisica, nello stesso Liceo Ginnasio. I due professori, quindi, curarono la trascrizione e l’invio delle relazioni scientifiche all’Ufficio centrale di Meteorologia di Roma, dal quale avevano avuto in uso il pluviometro e i termometri che permettevano loro di misurare le temperature massime e minime. L’anemometro, lo psicrometro (un dispositivo per la misura dell’umidità) e il barometro di Fortin (il solo strumento ancor oggi rinvenibile nel nostro Liceo) furono. invece, acquistati a spese del Liceo-Ginnasio. E, quindi, per volere e interessamento di Domenico Morea.
Se però Mezzapesa si è limitato a segnalare la meritoria iniziativa di Morea chi ha, invece, ricostruito, sin dalle sue origini, e con l’apporto di singolari novità non solo di natura storica, le vicende della nascita e, quindi, del funzionamento dell’Osservatorio meteorologico del nostro Liceo Ginnasio, e ne ha poi elaborato i dati scientifici che interessano il clima di Conversano, è stato - proprio di recente - un nostro concittadino (vedi Beppe Cacciapaglia, Il clima del territorio di Conversano. Precipitazioni, temperature e nuvolosità tra l’800 e il ‘900 a Conversano, Tipolito Pineta, Conversano 1999), ricercatore presso il Dipartimento di Geologia e Geofisica dell’Università di Bari.
Naturalmente i preminenti interessi scientifici di Cacciapaglia lo hanno spinto a privilegiare nel suo contributo a studiare le caratteristiche peculiari del clima di Conversano e del suo territorio. E questo gli è stato possibile grazie “al rinvenimento, nella biblioteca del Convitto vescovile, di una serie di registri in cui ogni giorno sono state registrate le variabili climatiche nell’arco di tempo compreso fra il 1885 e il 1897”. Sulla scorta di queste dettagliate trascrizioni Cacciapaglia ne ha dedotto il clima. Anche se poi per un’analisi completa delle caratteristiche climatiche del territorio di Conversano questi primi dati sono poi stati integrati dalle osservazioni effettuate negli anni posteriori al 1921. Per questo successivo periodo Cacciapaglia ha, infatti, potuto utilizzare le osservazioni che sono state eseguite per le precipitazioni in seguito e da altri osservatori posti nel medesimo territorio. Insieme di dati che poi sono stati integrati da altri elementi climatici dedotti mediante modelli di simulazione spaziale.
La monografia di Cacciapaglia è introdotta da una presentazione del professor Gian Maria Zito, docente di Oceanografia e metereologia dell’Università di Bari, anch’esso nostro concittadino. Quindi delinea quali erano le caratteristiche della stazione meteorologica di Conversano. E, quindi, riporta i dati della sua analisi del clima del territorio di Conversano. Il contributo di Caccipaglia ha, per ciò, permesso di stabilire, avvalendosi di modelli di simulazione, quali sono le caratteristiche del clima del territorio di Conversano. E quest’ultimo è risultato avere le seguenti caratteristiche. Che si possono così grosso modo compendiare: Conversano ha goduto e tutt’ora gode di un clima mite. E che per quanto riguarda la sua idrologia il clima di Conversano, e del suo territorio, “oscilla fra quello di una regione «subumida» e quello di una regione «arida»”.Il saggio di Cacciapaglia dedica. infine, un paragrafo alle “previsioni” meteorologiche dei nostri nonni. Questo è stato redatto in collaborazione con il defunto Gennaro Manosperta. E ricostruisce, nei loro singolari particolari, come alcuni nostri nonni si avventurassero nel determinare le loro previsioni meteorologiche. Così grazie alla memoria di Beppe Cacciapaglia abbiamo finalmente a disposizione non solo un contributo storico sulla nascita dell’osservatorio metereologico del nostro Liceo Ginnasio quanto, anche, una serie di dati preziosi che ci “aiutano a comprendere il clima [di Conversano]e sue vicende in un territorio la cui economia è strettamente legata all’agricoltura e a produzioni «pregiate» molto sensibili al clima e alle sue variazioni”
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