La chiesa dei Santi Medici di Conversano, dall’ esterno semplice e sobrio in pietra calcarea, dispiega tutt a la sua eleganza ed il suo fasto nella ricca decorazione in-terna, confi gurandosi come tra i più preziosi esempi, in Puglia, di un organico ciclo decorati vo barocco. Le vicende della chiesa, il cui anno di costruzione viene tradizionalmente considera-to il 1636, sono strett amente legate alle vicende della casata Acquaviva d’Aragona, il cui stemma é presente negli stucchi della volta; il piano iconografi co della deco-razione ad aff resco ed alcune tra le pale d’altare documentano taluni accadimenti della vita del conte insieme alla speciale devozione che il conte portava ai due Santi , tanto da imporre al suo primogenito il nome Cosimo, del tutt o inconsueto tra quelli della famiglia. L’ interno della chiesa, formato da una semplice aula rett angolare scandita da sei cappelle laterali, presenta una volta di grande impatt o scenografi co fastosamente decorata da riquadri dipinti a fresco, racchiusi in un’intelaiatura in stucco bianco e a foglia d’oro, raffi guranti scene relati ve alla vita ed al marti rio dei Santi Cosma e Damiano. A dirigere la prima fase della decorazione della chiesa fu posto il pitt ore napoletano Paolo Finoglio che lavorò negli ulti mi anni della sua vita per la piccola e raffi nata corte della citt à di Conversano ed al quale sono assegnabili le tele raffi guranti Il Miracolo di San Domenico e La Madonna con Bambino e Santa Rosalia, nonché Il Batt esimo di Valeriano ed Il Miracolo di Sant’Antonio ubicate nelle cappelle della chiesa. La morte dell’arti sta, avvenuta nell’anno 1645 e la data apposta sulla volta, 1650, fanno necessariamente ipoti zzare un cospicuo intervento di allievi che termi-narono l’opera servendosi dei disegni lasciati dal maestro. Nei matronei e nei fregi laterali, aff rescati con Sibille, Profeti e fi gure allegoriche é invece possibile individuare l’atti vità di un gruppo di pitt ori di origine prevalente-mente bitonti na, tra cui Carlo Rosa e Francesco Antonio Altobello, che sott o la guida di Cesare Fracanzano decorano la parte inferiore della chiesa. Il complesso decorati vo dei Santi Medici, che si impone come raro e rilevante esem-pio della maniera barocca in Puglia, è att ualmente in restauro a cura del personale del Laboratorio di restauro della Soprintendenza per i Beni Storici Arti sti ci ed Etno-antropologici della Puglia.
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