La mostra di Giorgio de Chirico presso il Castello di Conversano rappresenta una tappa fondamentale e straordinariamente importante di un percorso culturale intrapreso otto anni fa dalla città. Questo progetto ambizioso è passato attraverso l’acquisizione ed il restauro di nuovi spazi del Castello destinati alla realizzazione di un Polo museale complesso e completo cosicché successivamente, concretizzata la fruibilità della struttura, si è intrapresa la fase di programmazione delle attività e dunque di organizzazione delle mostre. La presenza all’interno del Castello e del relativo Polo museale delle dieci tele seicentesche dedicate alla Gerusalemme Liberata del grande Paolo Finoglio risulta determinante nella scelta dei temi e delle opere che hanno ispirato le precedenti esposizioni di Carlo Guarienti e Giovanni Tommasi Ferroni nonché questa magnifica mostra del più grande artista italiano del ventesimo secolo. Il Castello, che fu centro e fulcro dell’importante feudo conversasse, ospita un grande evento culturale che lo rende punto di riferimento nel contesto della Città metropolitana di Bari e della intera Regione Puglia. Quel che più mi piace di questa avventura è poter constatare come il Maestro de Chirico sia amato da tutti: dai conoscitori d’arte, dagli artisti, dal pubblico degli appassionati e dai giovani in modo particolare. Quest’ultimo dato mi entusiasma ancor di più in quanto ritengo che compito di una pubblica amministrazione sia non solo quello di promuovere ed organizzare eventi culturali, ma soprattutto quello di favorire il formarsi di un movimento culturale che coinvolga quanto più possibile le nuove generazioni e le spinga verso orizzonti più ampi, verso la sensibilità, la passione ed il pathos che costituiscono l’anima e l’energia che l’arte assorbe, produce e riproduce attraverso la sua continua evoluzione. L’opera di Giorgio de Chirico, sancisce definitivamente il ritorno della “vera” arte nel Castello simbolo della Città di Conversano e rende concreta la strada della qualità e continuità che rappresentano l’obiettivo primario del progetto culturale cittadino e territoriale. Devo ringraziare, in primis Beppe Vescina, amico della città, che ci ha consentito di scegliere ed acquisire i contatti necessari per realizzare questa importante operazione. Desidero manifestare profonda gratitudine alla “Fondazione Giorgio e Isa de Chirico” ed in particolare al presidente professor Paolo Picozza per aver apprezzato Conversano ed aver investito nella potenzialità dei luoghi e nella nostra capacità organizzativa e a per la sua preziosa collaborazione. Ed ancora esprimo vivo apprezzamento per Mariastella Margozzi e Katherin Robinson, curatrici della mostra, per la passione e la competenza con cui ha impostato e realizzato il progetto ed il percorso della esposizione. Ed infine, grazie di cuore all’associazione Artes ed al suo presidente Gianluca Loliva per il coraggio, per lo spirito di iniziativa e per le davvero notevoli capacità professionali poste in campo per il buon esito dell’evento. Grazie a tutti coloro che ci hanno creduto ed a tutti quelli che amano l’arte e la bellezza della vita.
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