La scuola: la mia ragione di vita
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Antonio Seveso, l'uomo e l'opera
Recensione
  

La vita e l'opera del
Dott. Antonio Seveso Direttore
Didattico di Conversano
dal 1956 al 1978


Antonio Seveso, l'uomo e l'opera

 «La scuola è stata la mia ragione di vita, alla scuola ho cercato di dare sempre il meglio di me stesso e dalla scuola, sia come maestro, sia come direttore, ho avuto tante soddisfazioni e, perché no, anche qualche amarezza».
Con queste parole, pronunziate nel 1978, Antonio Seveso concluse la sua attività, dopo aver diretto per oltre un ventennio la scuola elementare “De Amicis” di Conversano.
Un bel volume scritto da Angela Lo Greco, La scuola: la mia ragione di vitaLa vita e l’opera del dott. Antonio Seveso, edito per i tipi di Scisci di Conversano nel 2006, (pp.264) ha il merito di porre sotto la nostra attenzione l’uomo e l’opera del direttore Seveso, una figura di dirigente scolastico paradigmatica per quella stagione della ricostruzione, che ha coinvolto le strutture educative italiane. Ed in effetti in un momento, come quello odierno, in cui la scuola italiana sembra attraversata e sconvolta da un profondo malessere soffermarsi sulla figura di un puro educatore come quella di Seveso può costituire non un inutile esercizio di nostalgia quanto invece uno stimolo per imitare la sua tenacia e la sua dedizione per questa forma di “apostolato” laico.
L’autrice del prezioso volume, docente presso il 1° Circolo didattico di Noicattaro e giornalista, così ne tratteggia il suo spessore umano:
«Grande intelligenza, brillante versatilità, onestà morale e intellettuale, incondizionata dedizione al lavoro, modestia, generosità e spirito di sacrificio». A queste doti si univa un «piglio dolce e autorevole, che lo portavano a diventare punto di riferimento per molti».
Antonio Seveso nacque a Noci il 23 ottobre 1915 figlio di Romeo, maresciallo dell’Arma originario di Milano, e di Domenica Plantone. La sua brillante intelligenza, peraltro dimostrata in un fecondo curriculum di studi gli fece conseguire a Bari nel 1934 la Maturità magistrale, seguendo così le orme di suo fratello maggiore Ubaldo. Dopo aver vinto il concorso entrò nei ruoli dell’insegnamento, quale docente “straordinario” nel circolo didattico di Noci, il 1° ottobre 1938, dopo un anno di preruolo. Ma quella che si annunziava già come una brillante carriera fu interrotta, come del resto quella di gran parte del personale maschile scolastico, dalla dura parentesi bellica. Antonio Seveso, infatti, servì la patria come ufficiale del Regio esercito, sicché solo dopo la conclusione del conflitto poté riprendere il suo cammino professionale.
Colpisce che il Nostro, dopo essersi sposato con Nella Iacobbe e dopo aver avuto il suo primogenito, Romeo, abbia avuto la forza di riprendere gli studi, conseguendo nel 1950 la laurea in pedagogia e subito dopo quella in filosofia. Forte di questo bagaglio culturale riuscì a superare brillantemente il concorso per direttore didattico, ottenendo l’incarico il 1° dicembre 1956 in quel di Conversano. Da allora e fino al 1978 esercitò un vero e proprio apostolato nella battaglia contro l’analfabetismo. Impressiona che non solo la carriera, ma anche l’afflato spirituale di Antonio Seveso si sia mosso in perfetta sintonia con quello del fratello Ubaldo, che nello stesso periodo fu direttore didattico a Noci.
Antonio Seveso nella sua pluridecennale attività si spese tutto per il potenziamento dell’istruzione pubblica di Conversano, battendosi per l’istruzione popolare, per la fondazione di diverse scuole materne, per la lotta all’evasione dell’obbligo scolastico con l’istituzione del tempo pieno, l’eliminazione delle famigerate classi differenziali e l’avvio del processo d’integrazione degli alunni diversamente abili. Tutto questo profluvio d’iniziative avveniva non per assecondare la moda del tempo, ma era il risultato di solide convinzioni maturate nell’ambito del dibattito pedagogico dell’epoca, che ricordiamolo, viveva una fase “aurea” e che si concretizzava in sperimentazioni efficaci ed innovative per quei tempi. Valga la pena menzionare, ad esempio, che già verso la fine degli anni ‘50 il direttore aveva dotato la sua scuola di un moderno impianto radiofonico con il quale, coadiuvato dai suoi docenti, aveva eretto una vera e propria stazione-radio a diffusione interna, di cui gli stessi bambini ne furono i protagonisti con canti, poesie e recite.
Antonio Seveso, trasferitosi con la famiglia a Conversano, nei vent’anni di direzione didattica fu “l’uomo del presente con lo sguardo sempre proiettato al futuro”, contribuendo alla formazione d’intere generazioni di Conversanesi. Un’insegnante così ricorda la sua opera edificante:
«Con il Direttore Seveso la scuola funzionava benissimo. Egli ci ha aiutato tanto nella nostra carriera e ha fatto sì che fossimo molto uniti. Abbiamo seguito sempre i suoi consigli sempre, anche dopo che è andato in pensione».
Tra i diversi aneddoti ricordati, vale la pena riferirne il seguente. Una mattina giunse a Conversano un ispettore del ministero della pubblica istruzione per una visita e passando alle 6,30 dalla scuola elementare si accorse che era già aperta. Dopo aver suonato il campanello si trovò di fronte il direttore. «Non conoscendolo personalmente gli chiese l’ora in cui era solito arrivare il capo d’istituto. Seveso sorrise, gli strinse la mano e si presentò».
Tanto zelo non poteva passare inosservato alle autorità, che gli conferirono importanti riconoscimenti: nel 1963 cavaliere dell’ordine al Merito della Repubblica e nel 1980 il diploma di benemerenza di prima classe al merito della Pubblica istruzione. Gli ultimi anni della sua esistenza furono funestati dalla scomparsa di suo fratello Ubaldo, del cognato Antonio Ricco e, dolorosissima, della sua amatissima consorte.
Angela Lo Greco che ha ricostruito la sua biografia professionale ed umana con appassionata partecipazione emotiva, si è servita di materiale dell’archivio scolastico e di altre carte possedute dagli eredi, nonché di un vasto apparato iconografico (non mancano le immagini che lo ritraggono a Noci). Questa biografia, il cui valore è indiscutibile, è arricchita da una serie di precisi riferimenti relativi alla storia della scuola italiana, nonché alle vicende sociali e politiche del tempo.
L’amministrazione di Conversano nel 2005, appena un anno dopo la scomparsa del direttore avvenuta il 2 febbraio 2004, ha deciso, in segno di gratitudine e per l’opera svolta a favore della comunità, di dedicargli la scuola materna di Via Buonarroti.
Epilogo non inatteso, se si pensa che anche a Noci un’identica iniziativa è stata adottata per il fratello Ubaldo.      

         
Giulio Esposito
Scheda bibliografica
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Autori Angela Lo Greco
Titolo La scuola: la mia ragione di vita La vita e l'opera del Dott. Antonio Seveso Direttore Didattico di Conversano dal 1956 al 1978
Editore Arti Grafiche SCISCI - Conversano
Prezzo copia in omaggio
data pub. novembre 2006
In vendita presso:
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