Presentazione del volume "L’architetto Sante Simone (1823 – 1894) studi progetti cultura"

L’architetto

Sante Simone

(1823 – 1894)

studi progetti cultura

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L’architetto Sante Simone (1823 – 1894) studi progetti cultura
contributi e schede di:
Candida De Toma (C.D.T.), Angelo Fanelli (A.F.), Antonio Fanizzi (A.Fn.), Francesco Giacovelli (F.G.), Vito L'Abbate (V.L.), Vito Laricchiuta (V.Lr.), Agata Lerario (A.L.), Maria Aurelia Mastronardi (M.A.M.), Flaviano Palazzo (F.P.), Caterina Palmiotta (C.P.), Anna Maria Tagarelli (A.M.T.), Angela Chiara Tanese (A.C.T.).

 

Il Comune di Conversano, insieme alla sezione locale della Società di Storia Patria della Puglia, ha promosso nel 1994 le manifestazioni del centenario della morte dell’architetto Sante Simone.

 

Varie ragioni e di molteplice valenza hanno mosso l’iniziativa ed hanno fatto convergere su di essa l’attenzione e la collaborazione di altri organismi culturali e di istituzioni pubbliche e private.

 

Le ragioni “affettive”, il recupero della memoria collettiva della città forse hanno spinto maggiormente sul piano locale ed hanno impegnato le energie culturali presenti in loco, partendo dalla occasione del centenario per richiamare il ricordo del concittadino Sante Simone, operoso ed appassionato cultore delle “patrie glorie’’.

 

Nello stesso tempo, però, col ricordo dell’uomo di cultura e del professionista di grande competenza si intravedeva la necessità di richiamare il patrimonio di cultura e le molteplici esperienze tecniche trasmesse dall’architetto alla sua città ed in genere alla società pugliese. Si trattava, cioè, di proseguire per un verso quella conoscenza delle proprie radici storiche, che danno identità e consapevolezza alla comunità cittadina; e d’altra parte ci si impegnava in un lavoro di approfondimento critico dei temi - storiografici, urbanistici, architettonici e del restauro - a cui fu rivolto l’impegno di Sante Simone, e dei settori per cui molto egli produsse.

 

Oltre quarant’anni di attività spese l’architetto Simone in favore della crescita e dell’ammodernamento della sua Conversano, realizzando molti progetti di natura tecnica nei centri della provincia barese, operando per una riva- lutazione storiografica e della cultura artistica pugliese.

 

In tal senso, era quanto mai opportuna una riconsiderazione complessiva dell’opera dello studioso, era necessaria la sua collocazione nell’ambito della cultura meridionale del secondo Ottocento. E ciò si doveva operare sia sulla base di una puntuale conoscenza documentaria della produzione di Sante Simone, sia attraverso una accurata e moderna analisi di natura scientifica del suo lavoro.

 

Sono state queste le principali finalità poste a fondamento del centenario, che si è quindi venuto sviluppando, al di là di qualche momento celebrativo pur presente nelle varie manifestazioni, soprattutto in un vasto ed articolato programma di studi.

 

Oggi, infatti, dopo che sono state superate le prime tappe previste nell’itinerario complessivo tracciato fin dal 1994 e realizzati alcuni significativi traguardi nel corso di un anno di lavori, possiamo considerare già acquisiti al patrimonio culturale locale taluni “prodotti” non occasionali né improvvisati: presso il Museo Civico di Conversano si è tenuta una mostra tematica (“Progetti ottocenteschi per il cimitero di Conversano”, novembre ’94), per cui si è anche prodotto un interessante catalogo; presso l’Archivio Storico di Conversano è stato creato il “Fondo archivistico Sante Simone”, che tanta nuova documentazione ha recuperato e raccolto sul nostro tecnico e sulla storia urbanistica della città; si è svolto, inoltre, il convegno di studio su “L architetto Sante Simone e la cultura del suo tempo” (aprile ‘95), che ha visto la partecipazione di numerosi e qualificati studiosi di varia competenza e professionalità, i cui interventi leggeremo nel volume degli “Atti” di imminente pubblicazione.

 

Un percorso lungo ed impegnativo, dunque, che forse era azzardato vedere realizzato in così breve tempo, ma che invece con tenace sforzo organizzativo si è riusciti a concludere con puntualità. Sicché le manifestazioni del centenario si arricchiscono oggi di questo importante strumento: il catalogo delle opere dell’architetto Sante Simone, che accompagna la mostra documentaria e che ci restituisce appieno non solo il profilo, ma lo spessore complessivo del nostro Autore.

 

Infatti, attraverso la vasta ed interessante documentazione recuperata e resa nota, ripercorrendo nelle fitte schede gli interventi di natura tecnica, esaminando la ricca produzione storiografica dello studioso conversanese, inquadrando il personaggio e l’ambiente con un ampio saggio introduttivo, il volume ricostruisce in maniera integrale il personaggio Sante Simone e lo restituisce - per così dire - vivo e ricco di umanità alla storia cittadina.

 

Potranno forse sembrare, la mostra ed il volume che l’accompagna, confinati in un ambito territoriale troppo ristretto, qual è quello della provincia barese della seconda metà del secolo XIX; ma la sistematica e minuziosa ricerca delle fonti documentarie, la scelta di analizzare in maniera meticolosa e complessiva gli interventi sul territorio in un preciso momento storico, la capacità di correlare la cultura tecnica alle scelte politiche ed al clima culturale dell’Ottocento sono validi motivi per proiettare il lavoro in un orizzonte assai più vasto. Da questo punto di vista, il volume potrà risultare non solo importante per la conoscenza della memoria storica locale, ma anche un contributo non trascurabile per l’approfondimento di temi di carattere generate.

 

Infine, insieme all’augurio che questi strumenti di conoscenza siano fruiti non solo da studiosi, ma anche dai giovani, dal mondo della scuola e dalla comunità locale nel suo complesso - ed anche da queste pagine mi auguro che possa scaturire esplicito l’invito a tutti a cogliere dalle iniziative culturali i giusti stimoli a crescere nel segno della partecipazione e dei sani valori della società civile - va il mio particolare grazie alla Sezione conversanese della Società di Storia Patria ed a tutti i validi studiosi che hanno collaborato alla realizzazione di questo volume.

 

Vito Bonasora Sindaco di Conversano

Scheda bibliografica
Autore a cura di Vito L'Abbate
Titolo L’architetto Sante Simone (1823 – 1894) studi progetti cultura
Editore Grafischena S.r.l. Fasano
Prezzo £ 60.000 .
data pub. Aprile 1996
ISBN 88-7514-760-4
In vendita presso:
Disponibile presso la Pinacoteca Civica di Conversano

Catalogo 

Un architetto nel periodo post-unitario in Puglia

SANTE SIMONE (1823 - 1894)

nel bicentenario della nascita 

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Un architetto nel periodo post-unitario in Puglia
Conversano, Polo Museale - Monastero di S. Benedetto 
12 dicembre 2023 - 29 febbraio 2024

 

La Sezione di Conversano della Società di Storia Patria per la Puglia (attualmente denominata Sezione Sudest Barese) già in passato e in più occasioni aveva rivolto la propria attenzione e riservato l’impegno di studio alla storia ottocentesca di Conversano e del Sudest barese: basti il riferimento alle numerose iniziative realizzate nel 2011 in occasione dei 150 anni dell'Unità d’Italia, quando con Seminari di studio, con una mostra documentaria e col relativo catalogo, con varie iniziative didattiche rivolte alle scuole di Conversano, di Turi, di Rutigliano, di Alberobello, abbiamo coinvolto altri organismi associativi e soprattutto abbiamo reso partecipi moltissimi giovani.

 

Oggi, con rinnovato impegno, riprendiamo un percorso che si riannoda ai temi della storia ottocentesca ma svolto - come è sempre negli interessi del nostro organismo associativo - con il coinvolgimento degli audiovisivi e degli specialisti di diverse discipline. Lo facciamo nell’ambito delle manifestazioni per il “Bi­centenario della nascita dell’architetto Sante Simone (1823 - 1894)”.

 

Varie e molteplici sono le ragioni che hanno mosso gli interessi della Sezione per pensare e organizzare un fitto programma di iniziative per il Bicentenario, iniziative non incentrate né finalizzate a scopi puramente celebrativi.

 

Innanzi tutto, non poteva mancare il richiamo dell'uomo e dell’architetto Sante Simone, cioè il richiamo della sua formazione intellettuale, dei suoi impegni civili e degli ideali risorgimentali; il richiamo del suo operato come professionista attento e aggiornato sulla cultura architettonica del tempo; del tecnico scrupoloso e tenace nei suoi numerosi interventi in molti centri di Terra di Bari; e inoltre, il richiamo dello studioso dell’arte pugliese (il Medioevo soprattutto), ma sensibile e aperto anche a cogliere le suggestioni della produzione di artisti a lui contemporanei che - come egli dice - si ispiravano al “bello e al vero”, artisti come Alfio Tomaselli e Giuseppe Sciuti che hanno lasciato una traccia non trascurabile nella pittura dell’800; e ancora il richiamo del cittadino che interpretava le esigenze ed i bisogni della società, della sua Patria - l’Italia - finalmente unita e indipendente, che salutò nel discorso da lui pronunziato nel 1° Consiglio comunale a Conversano, nel 1861, dopo la proclamazione del Regno d’Italia, ma che è anche e particolarmente la sua “patria natale”, la sua Conversano, che era - scrive, sempre il Simone - una “piccola Atene” e della quale proprio lui scoprì con le “mura pelasgiche” - le mura megalitiche che tutt’oggi sopravvivono nella città - le “antichissime origini”, divenendo sostenitore e protagonista della sua identità storica e civile.

 

Ebbene, questi richiami al Simone e alle sue opere sono essenzialmente il richiamo della memoria storica della città, il richiamo della storia ottocentesca in cui la città diventa protagonista con la nuova classe dirigente: la città che, specie nel secondo ‘800, cresce, si rinnova, si dota di importanti opere e di strutture pubbliche, opere che oggi fanno parte del nostro patrimonio storico e monumentale.

 

Ma oltre questi aspetti, il Bicentenario era l’occasione per riportare l’attenzione sul periodo storico e sulle tematiche, in cui maturarono nuovi e moderni orientamenti artistici, architettonici e culturali. Questo obiettivo coinvolgeva maggiormente noi della Società di Storia patria che, grazie alla collaborazione del Politecnico di Bari e all’impegno di numerosi studiosi, abbiamo voluto si potesse realizzare, con l’evidente e principale finalità di conseguire nuovi e aggiornati approfondimenti di natura scientifica, il Ciclo di conferenze, “7 Incontri con l’architetto conversanese”, che ha rappresentato la strada e l’occasione per raccogliere gli importanti contributi del mondo accademico.

 

Non poteva mancare, però, in un programma di ampio sviluppo una duplice direzione: da un lato, appunto, raccogliere i contributi di studio portati da studiosi - specialisti di diversa competenza; dall’altro, creare le condizioni per rendere partecipe il pubblico, la collettività cittadina, il mondo scolastico. Cioè produrre e presentare - in un programma di manifestazioni e di iniziative anche di valore divulgativo e didattico - alcune attività più immediatamente e facilmente comunicative. E questo si è fatto con l’organizzazione della mostra di dipinti e costumi "Tra otto e Novecento a Conversano e dintorni", con il coinvolgimento di altri organismi che operano nel campo culturale e sociale (si ricorda, tra le varie iniziative, l’intervento del Gruppo FAI di Conversano che ha dedicato le “Giornate FAI” di ottobre alla visita dei monumenti su cui ha operato l’architetto Simone) e con attività rivolte essenzialmente al mondo scolastico.

 

Si è inserita a questo punto, tra le iniziative del Bicentenario, la mostra “Un architetto nel periodo post-unitario in Puglia. Sante Simone (1823-1894) nel Bicentenario della nascita” che si articola in una esposizione di documenti originali e autografi, tutti prodotti dall’architetto per i suoi molteplici interventi a Conversano e in Terra di Bari, conservati negli archivi pubblici sia comunali che ecclesiastici, e in una numerosa serie di pannelli illustrativi dell’opera intellettuale e professionale del Simone.

 

Questo percorso espositivo attinge certamente alle esperienze e ai risultati raggiunti con le indagini storiche svolte a metà degli anni ‘90 del secolo scorso e proseguite nel tempo. La ricerca archivistica e documentaria, infatti, aveva dato notevoli frutti già nell’occasione del primo centenario della morte dell’architetto Simone: il catalogo che allora accompagnò la mostra e gli atti del convegno di studio svolto in contemporanea costituiscono tuttora non un semplice punto di partenza ma un vero traguardo per le indagini sulla figura e sulle opere dell’architetto conversanese e un significativo contributo agli studi sulla cultura architettonica dell’Ottocento. A quegli studi si fa ampio riferimento ancora oggi, e per questo si è ritenuto utile riportare in questo catalogo la Rassegna bibliografica degli scritti di Sante Simone (cfr. il catalogo della mostra: L'architetto Sante Simone (1823-1894). Studi progetti cultura, Schena ed., Fasano 1996, pp. 323-352) e la bibliografia generale degli studi.

 

Anche la mostra storico-documentaria che viene qui presentata ha una duplice finalità: da un lato si inserisce nel programma di conoscenza e di valorizzazione del patrimonio documentario della città, e in modo specifico del bene archivistico di Conversano al cui interno, fra l’altro, è stato creato e ne rappresenta una parte significativa il “Fondo Sante Simone”. E questo avviene nel momento in cui il Comune sta attivamente operando per dare una adeguata e moderna sistemazione all’Archivio Storico comunale e sta programmando interventi diretti ad una sua più ampia valorizzazione e fruizione pubblica. D’altro lato, la mostra si estende con una fitta successione di pannelli che nella loro impaginazione raccolgono testi - assai brevi, ma non poteva essere diversamente! -, riferimenti ai documenti storici e di archivio e immagini fotografiche adatte a far conoscere le opere ed i progetti del Simone.

 

Si è ritenuto non necessario inserire in questo catalogo brevi schede, che sarebbero risultate semplici anticipazioni rispetto ai contributi ed ai saggi di stu­dio che vengono in questi giorni portati dai relatori nel Ciclo di conferenze, e che in tempi assai rapidi ci proponiamo di pubblicare nel volume degli Atti.

 

Sarà questo il contributo che gli studiosi - componenti del Comitato scientifico del Bicentenario e studiosi di diversa competenza - daranno alla iniziativa e che rappresenterà un valido approfondimento delle tematiche affrontate dal Simone e discusse negli ambienti accademici e professionali del periodo storico considerato.

 

Sui pannelli espositivi della mostra, tutti raccolti in questa pubblicazione, si presentano i contenuti della mostra, evidentemente finalizzati ad estendere, con un prevalente obiettivo divulgativo, la complessiva conoscenza dell’opera professionale di Sante Simone, vista attraverso numerose tipologie di interventi: i restauri, le progettazioni di opere pubbliche, gli interventi tecnici, le opere architettoniche per istituzioni pubbliche e per i privati, i piani di urbanizzazione. E naturalmente non poteva mancare l’attenzione agli aspetti culturali e ai numerosi impegni di tipo letterario, storico, artistico, didattico svolti dal Simone nella sua lunga attività, sempre legata al territorio ed espressa con intensa partecipazione civile.

 

Dunque, non si è voluto ridurre l’insieme delle manifestazioni del Bicentenario ad una singola circostanza, come non si è voluto riservare l’occasione ad un gruppo o ad un pubblico di specialisti, ma abbiamo considerato come possibile fruitore del bene storico - culturale, del patrimonio documentario, la Comunità cittadina e non solo, perché sia bene percepita l’idea che quella “memoria storica della città” e il nostro patrimonio storico-culturale non sono un nostalgico sguardo al passato, ma costituiscono una parte importante della nostra identità che deve rimanere ben viva nel nostro presente.

 

Infine e ancora una volta, esprimiamo il doveroso ringraziamento all’Amministrazione comunale di Conversano che ha condiviso e sostenuto le manifestazioni del Bicentenario, ai componenti del Comitato scientifico che insieme a numerosi studiosi hanno animato e qualificato con i contenuti di studio l’iniziativa, ai tanti collaboratori che hanno reso possibile la realizzazione delle diverse attività. Con questo lavoro, con l’occasione del Bicentenario la Sezione Sudest Barese di Storia Patria sente di poter lasciare, soprattutto ai giovani, una testimonianza di saldo legame, per dirla col Simone, alle “patrie memorie”, sapendo che non stiamo solo parlando del passato ma abbiamo bene in vista la nostra attualità e, nel campo a cui ci stiamo riferendo, abbiamo il compito di conoscere il valore di opere che provengono dal passato e che noi dobbiamo conservare e tutelare per le generazioni future.

 

Vito L’Abbate

Scheda bibliografica
Autore a cura di V. L'Abbate e P. Perfido
Titolo Un architetto nel periodo post-unitario in Puglia SANTE SIMONE (1823 - 1894) nel bicentenario della nascita 
Editore Edizioni Sezione Sudest Barese
Prezzo € s.p.i.
data pub. dicembre 2023
ISBN 978-88-906-978-7
In vendita presso:
Disponibile presso la Pinacoteca Civica di Conversano

Catalogo - Tra ottocento e novecento a Conversano e dintorni
due percorsi alternativi

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Tra ottocento e novecento a Conversano e dintorni
Le ragioni di una mostra
Per una storia della pittura
di paesaggio e del vedutismo in Puglia tra la fine dell’Ottocento e
gli anni Cinquanta del Novecento
Abiti dipinti. Un esempio nel territorio
Divagazioni storico-stilistiche sulla moda e l’emancipazione delle donne

 

Crediamo necessario, allo scopo di offrire una chiave di lettura più agevole a chi leggerà o semplicemente sfoglierà questo catalogo, spiegare la genesi della complessa iniziati-va espositiva che in esso viene illustrata e la sua insolita articolazione, che la vede scandita in due sezioni tematica-mente ben distinte, la prima affidata alla cura di Clara Gelao, la seconda di Marisa Cacciapaglia; sezioni distinte che però hanno in comune sia il territorio d’indagine (Con-versano e dintorni), sia la cronologia (ultimi decenni dell’Ottocento-prima metà del Novecento). Ma non sono solo questi gli elementi che le accomunano. Entrambe le parti (che forse sarebbe più esatto definire percorsi paral-leli) in cui è suddiviso il progetto espositivo hanno in co-mune l’occasione: la volontà, cioè, da parte del Comune di Conversano, di ricordare in maniera insolita e originale la figura dell’architetto conversanese Sante Simone (1823-1894), cui peraltro sarà dedicata anche una mostra speci-fica nel Museo di San Benedetto. Per iniziare: esistono, ad esempio, rappresentazioni pittoriche che forniscono le im-magini dei luoghi in cui il Simone è vissuto, o di quelli che presumibilmente conosceva, a partire dalla cittadina in cui nacque? A tal fine sin da subito si è ritenuto opportuno coinvolgere un’altra istituzione, la Città Metropolitana di Bari e la sua importante Pinacoteca, una delle più grandi dell’area meridionale della penisola. Proprio in quest’ulti-ma, tra la fine del 2015 e gli inizi del 2016 si è svolta una interessante mostra, a metà tra lo storico stricto sensu e l’ar-tistico, dal titolo Da Terra di Bari a Città Metropolitana. Immagini del territorio dalle collezioni della Pinacoteca Me-tropolitana di Bari 1860-1960, in cui si illustrava, attraver-so l’esposizione di ben 125 opere tra dipinti e disegni, l’an-tica Terra di Bari (poi Provincia di Bari) che, come è noto, ha visto progressivamente restringersi la sua estensione dapprima con la nascita delle Province di Taranto (istituita nel 1923) e di Brindisi (1927) e, più recentemente (1° gennaio 2015), della Provincia BAT. Naturalmente solo una parte delle opere esposte in questa occasione, tutte di notevolissima qualità, molte delle quali provenienti dai de-positi, raffiguravano gli straordinari paesaggi e le vedute di città del sud-est barese, e questo perché solo nei decenni successivi alla morte del Simone si affermerà pienamente un nuovo linguaggio rappresentativo del paesaggio pugliese, diverso e quasi opposto a quello napoletano, che vede so-stanzialmente protagonisti Damaso Bianchi, Francesco Romano e, in misura minore, Enrico Castellaneta, e che imboccherà in seguito un ben definito, affascinante per-corso. Questi dipinti, estrapolati dalla raccolta della Pina-coteca barese e integrati con altri afferenti soggetti simili appartenenti alla Pinacoteca di Conversano e a collezioni-sti privati, costituiscono il nucleo della prima sezione della mostra, che rappresenterà sicuramente una sorpresa per molti dei visitatori.
Altrettanto interessante e intrigante la seconda parte dell’e-sposizione, dedicata ad una selezione della raccolta di bel-lissimi abiti ed accessori femminili di proprietà della sezio-ne “Moda e Costume” del Polo Museale del comune di Conversano, sito nel castello, provenienti dalle famiglie nobili e borghesi del territorio, che, come si è detto, segue un analogo percorso cronologico.
Gli abiti scelti per la mostra, in numero di diciannove, con-tano abiti da visita, da passeggio, da sera e si datano dagli ultimi decenni dell’Ottocento alla prima metà del Nove-cento; sono stati selezionati secondo il criterio della rappre-sentatività per raccontare le linee della moda e le sue muta-zioni, i cambiamenti socioculturali della classe dominante, le innovazioni della tecnologia tessile e soprattutto la storia del corpo femminile che conquista passo dopo passo la sua libera e naturale bellezza.
L’allestimento nel museo, laboratorio ideale per sperimen-tare gli intrecci di storia, arte e linguaggi, non si considera più operazione ardita o illegittima dal momento che è ormai acquisita l’idea che un abito ben strutturato, realizzato con perizia e abilità sartoriale e stilistica difficilmente si distin-gue da un’opera d’arte. Dimostrare questo è stato l’obietti-vo perseguito da decenni da rinomati stilisti che hanno organizzato mostre e sfilate nelle “location di lusso” più prestigiose come il Museo d’Orsay, i corridoi degli Uffizi, l’Ara Pacis, la Galleria della reggia sabauda a Torino, o la Galleria Borghese. Nel 2015, con mossa geniale, lo stilista franco-tunisino Azzedine Alaïa posizionò le sue creazioni presso i capolavori marmorei del Canova per stabilire l’e-quivalenza tra arte e moda.
L’abito “storico” rientra nella cultura materiale di un terri-torio e contribuisce a dare una più efficace e significativa rappresentazione della società e delle sue metamorfosi. Il vestito è una forma di arte visiva, una creazione che si con-forma di continuo a nuovi parametri per dare immagine alla storia, alla condizione femminile, al potere, alle classi sociali. Nella mostra, dove i due itinerari artistici si svilup-pano in parallelo, a un certo punto abiti e dipinti si incon-trano.
Il passaggio dall’una all’altra sezione dell’esposizione è se-gnato da tre dipinti, tutti del pittore castellanese Francesco dell’Erba, raffiguranti soggetti e scene che hanno a prota-goniste donne abbigliate con abiti simili a quelli esposti in successione nel catalogo.
In conclusione, l’intento principale della mostra e dei due percorsi sommariamente descritti è da una parte quello di dare spazio e visibilità ad artisti pugliesi poco noti o ingiu-stamente dimenticati, protagonisti tuttora “invisibili” del nostro passato artistico, dall’altra di illustrare la qualità del-le manifatture locali, in questo caso legate al vissuto fem-minile, che spesso si esprimono con autentici capolavori dell’arte vestimentaria. Tale riscoperta rappresenta a nostro parere un tassello importante per ricomporre il mosaico del nostro passato e raccontare la storia del nostro territorio, che tante sorprese riserva ancora. La speranza è di aver rag-giunto, anche se solo in parte, l’obiettivo.

Clara Gelao, Marisa Cacciapaglia

Scheda bibliografica
Autore Clara Gelao, Marisa Cacciapaglia
Titolo Tra ottocento e novecento a Conversano e dintorni
Editore Claudio Grenzi Editore
Prezzo € s.p.i.
data pub. Ottobre 2023
ISBN 978-88-8431-000-0
In vendita presso:
Disponibile presso la Pinacoteca Civica di Conversano
 
Conversano e il territorio a sud-est di Bari
tra medioevo ed età moderna. secoli XI- XV

 
 

'Conversano e il territorio a Sud-Est di Bari tra Medioevo ed Età Moderna'
Conduce:
ANTONIO FANIZZI, Presiede Società di Storia Patria per La Puglia Sezione del Sud-Est Barese
Interventi:
CARMELO NICCOLÒ BENVENUTO, Università della Basilicata
"Fonti bizantine su Alessandro di Conversano"

PAOLO PERFIDO, Politecnico di Bari

"La fase medievale del castello di Conversano, Una proposta di lettura"
MONICA SANTANGELO, Università degli Studi di Napoli

"Federico II «Et se Conversan fosse un’altra Troya»: Conversano e la Puglia nella 'Guerra intercorsa nel Regno di Napoli tra Francesi e Spagnoli' in ottava rima"

 
 
 

 

 

 
Conversano e il territorio a sud-est di Bari
tra medioevo ed età moderna. secoli XI- XV

 
 
Convegno si studi complesso di San Benedetto 24 marzo 2023
Fotogallery 
 
 
 Conversano e il territorio a sud-est di Bari tra medioevo ed età moderna

 

 

 

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