Patrizia Caraveo

Note biografiche dell'autrice
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Patrizia Caraveo

Prof.ssa Patrizia A. Caraveo, astrofisica, Direttore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano
 

Patrizia Caraveo è un’astrofisica di fama mondiale. Si è laureata in Fisica all’Università di Milano nel 1977 e, dopo un periodo all’estero, è approdata all’Istituto di Fisica Cosmica del CNR di Milano, poi confluito nell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).

Direttore dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano, ha collaborato a diverse missioni spaziali internazionali dedicate all’astrofisica delle alte energie a cominciare dalla missione europea COS-B. Attualmente è coinvolta nella missione europea Integral, nella missione della NASA Swift, nella missione italiana Agile e nella missione NASA Fermi, tutte in orbita e pienamente operative.

Rappresenta INAF nella collaborazione internazionale per la progettazione, costruzione e gestione del Cherenkov Telescope Array (CTA). Il suo campo d’interesse principale è il comportamento delle stelle di neutroni alle diverse lunghezze d’onda.

È stata tra le prime a capire il ruolo fondamentale delle stelle di neutroni nell’astrofisica delle alte energie. In anni di sforzi volti all’identificazione della sorgente Geminga, riconosciuta come la prima pulsar senza emissione radio, ha messo a punto una strategia multilunghezze d’onda per l’identificazione delle sorgenti gamma galattiche. Per i contributi dati alla comprensione dell’emissione di alta energia delle stelle di neutroni, nel 2009 è stata insignita del Premio Nazionale Presidente della Repubblica.

Come membro delle collaborazione SwiftFermi e Agile ha condiviso con i colleghi il Premio Bruno Rossi della American Astronomical Society nel 2007, 2011 e 2012.

Nel 2014 Women in Aerospace Europe le ha conferito l’Outstanding Achievement Award. Fa parte della lista degli Highly Cited Researchers 2014 compilata da Thomson Reuters.

È Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

 

Note biografiche dettate dall'autrice

 

Conquistati dalla Luna
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Presentazione

  
Conquistati dalla Luna
Storia di un’attrazione senza tempo

La Luna ci affascina e non ci stanchiamo mai di parlare di lei. La sua rassicurante periodicità, combinata con un pizzico di meccanica celeste, ci regala fenomeni che, pur nella loro assoluta normalità, vanno regolarmente sui giornali. La Luna rossa, la Superluna, la Luna blu non sono altro che momenti particolari dell’orbita descritta dalla Luna intorno alla Terra, che a sua volta la trascina nel suo moto intorno al Sole. E la combinazione delle orbite del triangolo gravitazionale Sole-Terra-Luna a determinare l’apparenza della Luna, ma non è certo a questo che noi pensiamo quando ammiriamo lo spettacolo che offre il nostro bellissimo satellite, specialmente quando si verificano condizioni particolari.

Alzi la mano chi non ha visto la Luna rossa del 27 luglio 2018. L’orario, giusto all’inizio della notte, era perfetto; il tempo era splendido su tutta la penisola; la temperatura estiva invogliava a passare qualche ora all’aperto per godersi un’eclissi lunare che prometteva di essere la più lunga del secolo. Io mi trovavo in Puglia, a Castel del Monte, invitata dagli amici astrofili pugliesi a tenere una conferenza. Il cortile del castello era gremito, ma il numero di persone era limitato dalle dimensioni dello splendido monumento. Finita la conferenza, ho raggiunto gli astrofili, che stavano intrattenendo il pubblico. Ovviamente, era buio; riuscivo solo a intravedere molte persone assiepate intorno alle postazioni in cui erano stati montati i telescopi, senza avere però idea di quanta gente si fosse data appuntamento sulla spianata per godersi lo spettacolo. Di lì a poco, la Luna rossa avrebbe ceduto lo scettro a Marte, che, nella stessa sera, aveva raggiunto il punto di massimo avvicinamento alla Terra, il migliore per i successivi 60.000 anni.

Le dimensioni della marea umana mi sono apparse chiare solo quando ho deciso che era arrivata l’ora di tornare in albergo. Ho dovuto fare acrobazie per non calpestare la folla sdraiata sull’erba della spianata e, una volta raggiunto faticosamente il parcheggio, ho constatato che la festa era appena cominciata, dal momento che gli arrivi continuavano a ritmo sostenuto, creando un ingorgo di proporzioni... astronomiche.

Per contro, la Luna rossa del 21 gennaio 2019, non meno bella, ha avuto la cattiva idea di richiedere una levataccia (era prima dell’alba) in una gelida notte invernale, caratterizzata da brutto tempo su buona parte dell’Italia. Solo pochi e determinati entusiasti hanno goduto dello spettacolo, che pure era stato abbondantemente pubblicizzato sui media. Difficile il paragone con il bagno di folla dell’anno prima. In quel caso, grazie alla complicità delle condizioni favorevoli, era evidentemente impossibile resistere al richiamo dell’evento.

Mentre cercavo di districarmi nel traffico caotico delle stradine pugliesi, pensavo a quello che doveva essere successo il 21 agosto 2017 in occasione della Great American Eclisse, quando l’ombra della Luna ha attraversato in diagonale gli Stati Uniti iniziando alle 10.16 dalla costa pacifica dell’Oregon per terminare alle 14.48 sulla costa atlantica della Carolina del Sud. Correggendo per i fusi orari, da costa a costa l’evento è durato 92 minuti, ma in ogni luogo la notte “artificiale”, dopo avere sconvolto i ritmi del mondo animale e avere fatto abbassare la temperatura, si è esaurita nel giro di circa due minuti. A parte la striscia della totalità, larga circa 100 chilometri, l’eclissi è stata visibile ovunque negli USA, con percentuali di copertura del Sole sempre maggiori del 60%. Si è trattato dell’eclissi più “seguita” della storia, con un record di spettatori. Per avere un’idea dei numeri, pensiamo che, nella zona della totalità, vivono circa 12 milioni di persone, mentre 47 milioni di americani hanno potuto raggiungerla in meno di due ore e mezzo di macchina. Allungando il tempo di viaggio in auto a un giorno, il totale dei potenziali osservatori sale facilmente a 100 milioni. Se aggiungiamo tutti i curiosi che si sono collegati via Web per seguire il fenomeno in diretta, i numeri diventano impressionanti.

Chissà se la Great American Eclisse ha uguagliato il mezzo miliardo di telespettatori che ha seguito il primo allunaggio nel luglio del 1969, quando la Terra era meno popolata e meno tecnologicamente connessa. Chi era abbastanza grande si ricorda, o ha sentito la registrazione, del mitico “Ha toccato! ” di Tito Stagno, che scioglie la tensione con un grido liberatorio.

Sulla Luna ci siamo stati, poi l’abbiamo abbandonata, ma il suo fascino non ha mai smesso di stregarci.
Questo 2019, che segna il cinquantenario della “conquista” del nostro satellite, registra un vero rinascimento lunare e ci trova, ancora, tutti pazzi per la Luna.

Ma è proprio vero che siamo stati noi umani a conquistare la Luna? Oppure è lei ad aver conquistato noi?

 

Autrice 

Scheda bibliografica
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Autore Patrizia Caraveo
Titolo Conquistati dalla Luna
Editore Raffaello Cortina Editore Milano
Prezzo € 19,00
data pub. 2019
ISBN
9788832850918
In vendita presso:
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 Prsentazione del volume di Caraveo Patrizia
 
 
 
Conquistati dalla Luna
Fotogallery
Conversano 18 mag. 2019
 

 

 

 
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Conquistati dalla Luna
Filmato
Conversano 18 mag. 2019
 


 

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