Marangelli Luigi P.

Note biografiche dell'autore
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Marangelli Luigi P.

Luigi P. Marangelli
Foggia (1933)

docente di Matematica e fisica
nei licei di Foggia.
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Luigi P. Marangelli (1933), ha vissuto fino al 1964 a Conversano città di origine del padre Oronzo. Città alla quale deve la sua formazione e per la quale ha pubblicato diversi scritti di natura storica. Dopo la morte del padre si è trasferito a Foggia città di origine della madre Teresa de Plato. 
Presidente del Circolo Universitario “Peppino Lorusso” di Conversano aderente all’UGI (Unione Goliardica Italiana) dal 1955 al 1960.
Eletto nella lista dell’UGI all’ORUAB (Organismo Rappresentativo Universitario Ateneo Barese) nel 1956. Entra in giunta con l’incarico di “Addetto ai rapporti con l’estero”.
Nel 1964 si trasferisce a Foggia città di origine della madre Teresa de Plato.
Eletto nel Distretto Scolastico di Foggia nel 1973 nella lista della CGIL-Scuola.
Presidente del Consiglio di istituto del Liceo scientifico “A. Volta” di Foggia nel 1980.
Rappresentante sindacale dal 1976 al 1980 nella Commissione incarichi e supplenze nelle scuole secondarie presso il Provveditorato agli Studi di Foggia, designato dalla CGIL-Scuola.
Docente nelle attività della Mathesis (Società Italiana di scienze matematiche e fisiche) a corsi per la formazione di docenti delle scuole elementari e medie.      
Docente di matematica e fisica nei licei scientifici di Foggia fino al pensionamento nel 1996. 
Responsabile cittadino del “Movimento per l’Ulivo” a Foggia dal 1996 al 2000.
Editore titolare della “Editrice Parnaso” (dal 2006) che si caratterizza per pubblicazioni di carattere storico-culturali.  
Direttore responsabile di:
Comunità ellenica di Capitanata, periodico di cultura mensile. 
Progetto democratico, notiziario del movimento per l’Ulivo, periodico mensile.
Giornalista pubblicista dal 2006.

 

Scritti e pubblicazioni

  • Fisica sperimentale per gli Istituti magistrali, voll. I e II di G. Oliveri, collaborazione di Luigi P. Marangelli e L. Vaira, ed. Cedal, Bergamo 1971.
  • Fisica sperimentale per i licei, voll. I, II, III di G. Oliveri, collaborazione di Luigi P. Marangelli e L. Vaira, Ed. Cedal, Bergamo 1971.
  • La ribellione di Sabato Pastore. Una pagina quasi inedita di antica storia foggiana: la rivoluzione di Masaniello, (a cura di L.P. Marangelli), in Nuovo Risveglio del 1974, tratto da “La ribellione di Sabato Pastore” di O. Marangelli, Foggia 1933.
  • Aeroporto: una storia infinita, fatti, considerazioni, proposte, in “Progetto democratico, Notiziario del Movimento per l’Ulivo” del 1996. 
  • Chi era Oronzo Marangelli, in “Il Rosone”, XXI, n. 3-4 Maggio – Agosto 1998.
  • Quando le lucciole diventano lanterne, tratto dalla Storia di Conversano di Oronzo Marangelli del 1931, in “Il Rosone” periodico pugliese di cultura e informazione diretto da Franco Marasca, XXI, n. 3-4 Maggio – Agosto 1998.
  • Oronzo Marangelli, mio padre, sindaco mancato, in “l’Informatore” di Conversano del novembre 1998.
  • O. Marangelli, Storia di Conversano con 34 pergamene delle Badesse, a cura di Luigi P. Marangelli, Edizioni del Rosone, Foggia 1999.
  • L’editto dell’abate Adenolfo, un saggio di O. Marangelli, a cura di Luigi P. Marangelli, in “Protagonisti”, periodico di Foggia, VI, 6 novembre 1999.
  • Pietro de Plato, patriota liberale. Figure della Capitanata nel Risorgimento italiano, in “Il Provinciale”, XII, n. 1 gennaio 2001.
  • Il vescovo di Bibbiena le prese di santa ragione. E la scomunica si abbatté sui foggiani, da un articolo di O. Marangelli, con nota di L.P. Marangelli, in “Il Provinciale”, XII, n. 3 – Marzo 2001.
  • Come i capponi di Renzo, in “Il Rosone” Periodico pugliese di cultura e informazione, Settembre-dicembre 2001. 
  • Oronzo Marangelli, Scritti scelti, (a cura di L.P. Marangelli), Collana Terzo Millennio della Provincia di Foggia, Grenzi Editore, Foggia 2002 
  • Un romanzo inedito di Oronzo Marangelli a cento anni dalla nascita, in “Il Quotidiano di Foggia dell’11 maggio 2002.
  • Patenti e pittbull, come va a Foggia. Una riflessione sulle ricadute della nuova legge e dell’ordinanza del ministro Sirchia, in “Il Quotidiano di Foggia” del 23 ottobre 2003
  • La deflagrazione degli schieramenti politici e gli scenari incerti delle prossime comunali, in “Il Quotidiano di Foggia” del 29 aprile 2004.
  • Le allodole allo specchio nell’autoironia di Pesante. Sul “Corriere” Beppe Severgnini elogia il giornalista sipontino, in “Foggia&Foggia”, n. 102 del 12 febbraio 2004.
  • I primi greci a Foggia da Corfù nel Settecento, in “Il Quotidiano di Foggia” del marzo 2004.
  • L’eredità dell’amministrazione Agostinacchio: ratti, inquinamento, rigurgiti di fogna, degrado in via Rosati e dintorni, in “Il Quotidiano di Foggia” dell’11 giugno 2004.
  • Il saluto di Agostinacchio tra pacatezza e cordialità. Un sindaco il cui nome resterà certamente nella storia della città, in “Foggia&Foggia”, del 2 luglio 2004
  • Trasformismo male di tutti, “Foggia&Foggia” del 23 luglio 2004 p. 7.
  • L’Università è domestica, in “Foggia&Foggia” del 17 settembre 2004 p. 16.
  • Una legge controversa, in “Foggia&Foggia” del 1 ottobre 2004, p. 25.
  • Quando arriva il difensore?, in “Foggia&Foggia” del 15 ottobre 2004, p. 7.
  • La sua ultima battaglia, in “Foggia&Foggia” del 5 novembre 2004, p. 4.
  • Sciopero per gli stipendi, in “Foggia&Foggia”  del 12 novembre 2004, p. 11.
  • La vergogna delle aziende speciali, in “Foggia&Foggia”  del 19 novembre 2004, p. 7.
  • O. Marangelli, Sogno di una società di eguali, a cura di Luigi P. Marangelli, Edizioni del Rosone, Foggia 2004.
  • Regolamento per contributi, in Foggia&Foggia del 3 dicembre 2004, n. 140, p. 3.
  • Per un servizio su “Specchio”, in Foggia&Foggia del 10 dicembre 2004, n. 141, p. 11.
  • Scampoli di Tangentopoli sotto l’albero di Natale, in “Il Quotidiano di Foggia” del 20 dicembre 2004
  • Restituzioni esemplari, in Foggia&Foggia del 23 dicembre 2004, n. 143, p. 3.
  • Imperativi delle amministrative del 2004 a Foggia: Economia, Sviluppo, Sicurezza e Legalità, in “Il Quotidiano di Foggia” del 23 dicembre 2004 
  • Ospedali Riuniti. Nuovo servizio ad ortopedia, in “Foggia&Foggia” del 7 gennaio 2005, p. 10. 
  • L’estremo rifugio degli incapaci, in “Foggia&Foggia” del 14 gennaio 2005, p. 7.
  • Che allargamento mi invento oggi?, in “Foggia&Foggia” del 28 gennaio 2005, p. 7.
  • L’assessore contestato, in “Foggia&Foggia” del 11 febbraio 2005, p. 7.
  • Sviluppare il commercio, in “Foggia&Foggia” del 4 marzo 2005, p. 10.
  • Autentico Sammecalere”, in “Foggia&Foggia” del 25 marzo 2005, p. 15.
  • La Dicesare va alla guerra, in “Foggia&Foggia” del 20 maggio 2005, p. 6.
  • Una prima fila per gli anziani a Santa Chiara, in “Foggia&Foggia” del 29 luglio 2005, p. 12.
  • Scalfarotto ce l’ha fatta, in “Foggia&Foggia” del 16 settembre 2005 p. 9.
  • Quell’auto galeotta, in “Foggia&Foggia” del 25 novembre 2005 pag. 9.
  • Per dieci aziende 37 milioni di euro, in “Foggia&Foggia” 2005 del 21 gennaio 2005, p. 11.
  • La tradizionale festa greca della Vassilopita trasmigra a Foggia, con tutti i riti dai significati religiosi e sociali, in “Il Quotidiano di Foggia” del 6 febbraio 2005.
  • Invito a cambiare il contrassegno, in “Foggia&Foggia” del 18 febbraio 2005, p. 10.
  • Università a Lucera, in “Foggia&Foggia” del 23 febbraio 2005, p. 16.
  • Troppi gli incidenti per le vie cittadine, in “Foggia&Foggia” del 11 marzo 2005, p. 10.
  • Ancora risate al Domus Area, in “Foggia&Foggia” del 18 marzo 2005, p. 18.
  • Un “Rosati” più pulito, in “Foggia&Foggia” del 1 aprile 2005, p. 4.
  • Le dimissioni da “Città Bazar”, in “Foggia&Foggia” del 8 aprile 2005, p. 10.
  • “Voce del Sud” con Lambresa, in “Foggia&Foggia” del 18 febbraio 2005, p. 10.
  • Tra fascismo e antifascismo. Gli intellettuali nella Capitanata degli anni Trenta. in “Il Quotidiano di Foggia” dell’11 maggio 2005.
  • Opere di restauro nei luoghi di culto, in “Foggia&Foggia” del 27 maggio 2005, p. 10.
  • Struttura sportiva. Siglato l’accordo, in “Foggia&Foggia” del 3 giugno 2005, p. 9.
  • “L’òure de Gesubbammèine” ovvero l’oro di Gesù Bambino. Una favola di Joseph Tusiani tradotta e rappresentata in dialetto sanferdinandese, in “Il Quotidiano di Foggia” del 5 giugno 2005.
  • Termina dopo anni la gestione del Lea, in “Foggia&Foggia” del 10 giugno 2005, p. 9.
  • “Inas in piazza” in Mongolfiera, in “Foggia&Foggia” del 17 giugno 2005, p. 9.
  • A che servono gli assessori?, in “Foggia&Foggia” del 24 giugno 2005, p. 8.
  • La caccia all’abusivo, in “Foggia&Foggia” del 1 luglio 2005, p. 8.
  • Parcheggi gratuiti fino al 3 settembre, in “Foggia&Foggia” del 8 luglio 2005, p. 10.
  • Forza Nuova per informare, in “Foggia&Foggia” del 15 luglio 2005, p. 9
  • L’intervento “immacolato”, in “Foggia&Foggia” del 22 luglio 2005, p. 5.
  • Dalla Daunia alla Capitale, in “Foggia&Foggia” del 2 settembre 2005, p. 13.
  • Bene rifugio anti-patemi, in “Foggia&Foggia” del 9 settembre 2005, p. 11.
  • Puglia città d’arte o meglio città e luoghi d’arte. Girovagando per la Puglia con Raffaele Nigro, in “Il Quotidiano di Foggia” del 18 settembre 2005.
  • Arte del dietro alla scoperta del Gargano, in “Foggia&Foggia” del 7 ottobre  2005, p. 14.
  • Trenta giorni. Sì ma da quando?, in “Foggia&Foggia” del 14 ottobre 2005, p. 10.
  • Evento bellico misterioso, in “Foggia&Foggia” del 21 ottobre 2005, p. 17. 
  • Fino al 2007 Cattedrale chiusa per ristrutturazione, in “Foggia&Foggia” del 28 ottobre 2005, p. 10.
  • Fabio e Mingo per i Leo Club, in “Foggia&Foggia” del 4 novembre 2005, p. 15.
  • Del Carmine e il buonsenso, in “Foggia&Foggia” del 11 novembre 2005, p. 9.
  • L’uso collettivo degli autoveicoli, in “Foggia&Foggia” del 18 novembre 2005, p. 10.
  • Aperto lo sportello per sinistri minori, in “Foggia&Foggia” del 9 dicembre 2005, p. 10.
  • In compagnia degli animali, in “Foggia&Foggia” del 16 dicembre 2005, p. 10.
  • O. Marangelli, l’ultimo rifugio, a cura di L. P. Marangelli, Ed. Parnaso, Foggia 2006
  • Quelle prenotazioni galeotte, in Foggia&Foggia del 13 gennaio 2006, pag. 5.
  • Da febbraio 2006 paletta-sacchetto, in Foggia&Foggia del 20 gennaio 2006, pag. 10.
  • Sordi, non “preverbali”, in Foggia&Foggia del 27 gennaio 2006, pag 10.
  • Qualità della vita, decidono i foggiani, in Foggia&Foggia del 3 febbraio 2006, p. 10.
  • Per il senato si va all’Amica, in Foggia&Foggia del 3 marzo 2006, p. 9.
  • Il “non ci sto” dei giovani An, in Foggia&Foggia del 17 marzo 2006 p. 9.
  • Rifondazione con Bertinotti, in Foggia&Foggia del 24 marzo 2006 p. 10.
  • Villetti e Lenoci per cambiare, in Foggia&Foggia del 31 marzo 2006 p. 9.
  • Festa della Vassilopita – 2007 nel decennale della Comunità ellenica di Foggia, in “Il Quotidiano di Foggia” del 7 febbraio 2007.
  • Un contributo per la natalità, in Foggia&Foggia del 17 febbraio 2006 p. 10.
  • Giornata mondiale per le allergie, in Foggia&Foggia del 24 febbraio 2006, p. 10.
  • La rivalutazione del centro storico, in Foggia&Foggia del 14 aprile 2006, p. 10.
  • Kierkegaard e Ciliberti, in Foggia&Foggia del 21 aprile 2006, p. 9.
  • Scende in piazza per sensibilizzare, in Foggia&Foggia del 28 aprile 2006, p. 10.
  • Una cooperativa con i 25 potatori, in Foggia&Foggia del 5 maggio 2006, p. 10.
  • L’intitolazione a Tommaso Onofri, in Foggia&Foggia del 26 maggio 2006, p. 10.
  • Una pratica da eradicare, in Foggia&Foggia del 9 giugno 2006 p. 19.
  • Il presidio medico in dotazione al 118, in Foggia&Foggia del 16 giugno 2006 p. 10.
  • Due differenti tipi di disinfestazione, in Foggia&Foggia del 23 giugno 2006 p. 10.
  • Una pensilina ai senza tetto, in Foggia&Foggia del 30 giugno 2006, p. 10.
  • Un divieto e un fosso, in Foggia&Foggia del 7 luglio 2006, p. 4.
  • La casa di Rocco Morra, in Foggia&Foggia del 21 luglio 2006, p. 3. 
  • Si poteva fare prima, in Foggia&Foggia del 28 luglio 2006, p. 9.
  • Un sostegno per i comuni, in Foggia&Foggia del 15 settembre 2006, p. 9.
  • Timidi passi in avanti per la qualità ambientale, in Foggia&Foggia del 27 ottobre 2006, p. 2.
  • Scoperta di valore nel sito di Faragola,  in Foggia&Foggia del 14 luglio 2006, p. 5.
  • L’interesse per la ricerca, in Foggia&Foggia del 6 ottobre 2006, p. 9.
  • Solidarietà ai senzatetto, in Foggia&Foggia del 13 ottobre 2006, p. 9.
  • Quattro master in arrivo, in Foggia&Foggia del 20 ottobre 2006, p. 9.
  • I nuovi corsi “Avo” formano volontari, in Foggia&Foggia del 3 novembre 2006, p. 9.
  • “Stranabanca” per SOSutenti, in Foggia&Foggia del 10 novembre 2006, p. 9.
  • Di Vagno non morì di piombo fascista? La verità forse in documenti conservati nell’Archivio diocesano. Ma non possono essere consultati, in “L’Informatore” di Conversano del novembre 2007.
  • Storia e Uomini d’altri tempi. Una serie di aneddoti degli anni Trenta e Quaranta a Conversano, I parte, in Fax del 14 febbraio 2007.
  • Storia e Uomini d’altri tempi. Una serie di aneddoti degli anni Trenta e Quaranta a Conversano, II parte, in Fax del 21 febbraio 2007.
  • Settembre del ’43 a Conversano. Una pagina tratta dalla “Storia di Conversano con 34 pergamene delle badesse”, in Fax del 14 marzo 2007.   
  • Progetti per la Riqualificazione Urbanistica nella zona dell’ex GIL. L’orto del Convento dei carmelitani calzi dall’Ottocento al Duemila, a cura di G. Mancini e L.P. Marangelli,  Editrice Parnaso, Foggia 2007.
  • Ma i padri carmelitani di Conversano erano calzi o scalzi?, in Fax del 2007.
  • La Curia di Conversano e Giuseppe Di Vagno. Il ricordo della vicenda che vide protagonista il giovane deputato socialista, ucciso nel 1921 e il ruolo della Curia, tra misteri e scottanti verità, in “l’Attacco”, quotidiano di Foggia del 30 gennaio 2008.
  • Il ruolo della Curia di Conversano nella vicenda di Giuseppe Di Vagno. L’avv. Vincenzo Roppo e il canonico Giuseppe Bolognini addossano la responsabilità morale dell’omicidio dell’on. Giuseppe di Vagno al vescovo di Conversano Domenico Lancellotti, in “Il Quotidiano di Foggia” del 19 gennaio 2008.
  • Gli intellettuali foggiani tra fascismo e antifascismo, in “l’Attacco” quotidiano di Foggia del 7 febbraio 2008.
  • Un episodio della lotta per la sede vescovile a Foggia (da O. Marangelli in Il Popolo Nuovo del 6 giugno 1932) con nota di L.P. Marangelli, in “Il Quotidiano di Foggia”, Cultura e Spettacoli, del 18 marzo 2010.  
  • La ribellione di Sabato Pastore, di O. Marangelli, a cura di Luigi P. Marangelli, in “Il Quotidiano di Foggia”, Cultura/Spettacoli del 28 marzo 2010.
  • I preti di Conversano e lo scritto del 1906 che turbò il paese, in “L’Attacco”, (Quotidiano di Foggia) Climi anticlericali/Cultura, del 30 marzo 2010.
  • Giuseppina L’Abbate pioniera delle femministe a Conversano, Ed. Parnaso, Foggia 2010.
  • Una valanga di fango sulla tomba di Oronzo Marangelli, Ed. Parnaso, Foggia 2010.
  • Delitto d’onore, l’omicidio del Podestà di Stornara, Ed. Parnaso, Foggia 2011.
  • Fa il comizio contro il sindaco, arrestata. Il 10 aprile del 1950. Giuseppina L’Abbate attacca il primo cittadino Luigi Guglielmi e viene fermata, in “Fax settimanale” di Conversano del 2011.
  • Marangelli insultato per difendere Roppo. Vernaleone per tutelare il cantore della liturgia fascista denigrò l’insegnante conversanese e ne denunciò l’antifascismo, in “Fax settimanale” di Conversano del 1 ottobre 2011.
  • Lo scontro Marangelli-Roppo nel 1931. Storia e Uomini d’altri tempi: la vicenda di Giuseppe Di Vagno nell’ottica di Vincenzo Roppo, in “Fax settimanale” di Conversano del 7 maggio 2011.
  • L’Archivio storico dei 5 Reali Siti, a cura di Maria Di Meo e Luigi P. Marangelli, Editrice Parnaso, Foggia 2011.
  • Conversano campione dell’Italia libera. L’ambito riconoscimento, non ancora riconosciuto dalla federazione, fu conquistato nella stagione 1943-1944, in “Fax settimanale” di Conversano del 30 luglio 2011.
  • Pietro de Plato e l’idea dell’albero repubblicano a Foggia. Dalle radici di Pescopennataro alla Capitanata, fino al padiglione della chiesa di S. Domenico, dove si costituì un sottocomitato liberale, in “l’Attacco” quotidiano di Foggia del 24 marzo 2010.
  • Oronzo Marangelli, intellettuale antifascista e un oltraggioso dossier degli anni Ottanta, in “SUDEST, quaderni”, Rivista mensile n. 48 del 2011, maggio/giugno, pp. 83-95.   
  • Delitto d’onore. L’omicidio del podestà di Stornara, in “L’Albatro” rivista di Cultura, Scuola, Società, Foggia, ITC “P. Giannone”, Anno 9, n. 2, giugno 2012,  pp. 70-76.
  • Case coloniche dell’ONB mitragliate dai P-38 americani nel ’43, in Paesaggio storico di Capitanata. “Quando a Foggia c’erano gli americani” a cura di L. Masullo, Ed. Parnaso, Foggia 2012, pp. 68-69.
  • La Curia di Conversano e la vicenda di Giuseppe Di Vagno, Ed. Parnaso, Foggia 2013. 
  • L’odissea di Oronzo Marangelli, Editrice Parnaso, Foggia 2013.
  • Il catasto onciario di Foggia. Il volto della città nel Settecento, a cura di Luigi P. Marangelli, Ed. Parnaso, Foggia 2014, pp. 616, ill.
  • L’8 settembre a Conversano. Memorabile azione dei vigili urbani Scisci e Fanizzi, in “Fax settimanale” del 21 febbraio 2015.
  • La prima festa dei lavoratori fu organizzata da Oronzo Marangelli, in “Fax settimanale” di Conversano del 21 marzo 2015.
  • Marangelli sventò l’attentato. Dopo le elezioni del 1948, in piazza XX Settembre, in “Fax Settimanale” di Conversano dell’11 aprile 2015. 

    E numerosi altri scritti di natura didattica della matematica, storica e sociale in periodici.

 
Note biografiche dettate dall'interessato
 
Il Catasto onciario di Foggia
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Recensione

  
catasto
Il volto della Città nel XVIII
Nei suoi aspetti umani sociali e religiosi

Il curatore prof. Luigi P. Marangelli, pone subito l'accento sulla tabella, dallo stesso compilata, di conversione e tassazione della rendita valutata in ducati (moneta reale) e la tassazione in once (moneta virtuale). Senza di essa è impossibile capire come si esplica la tassazione e rilevare le anomalie. Non la si trova in altri lavori pubblicati 

Nel librone del catasto conservato nella Sala Catasti dell’Archivio di Stato di Napoli sono elencate 2830 partite catastali di cui 2657 sono fuochi, ossia nuclei famigliari per complessivi 9970 abitanti. Le partite catastali sono distribuite in 8 categorie: Cittadini, Minori (età inferiore ai 18 anni), Zitelle, Chiese monasteri e luoghi pii (siti in Foggia), Ecclesiastici, Forestieri abitanti laici, Bonatenenti forestieri non abitanti, Luoghi pii (non siti in Foggia).
Gli abitanti vivevano in case palazziate, case e baracche. Le case si distinguevano dalle baracche che non erano in legno come usualmente si crede. Le case avevano mura perimetrali spesse in pietra e la volta in pietra o tufo mentre le baracche avevano mura di sostegno meno spesse in tufo o mattonelle con il tetto sostenuto da capriate su cui poggiavano impalcature in legno che supportavano le tegole (embrici). La fabbrica di tegole era allocata in via Manfredonia dietro la "Pianara". Alcune baracche composte da molti membri sono abitate da cittadini di ceto elevato.
Numerose le case palazziate, ben 78, descritte in una tabella indicante l'intestatario, l'ubicazione, la consistenza e il numero di partita catastale. E un indice dell'opulenza della città.
Troviamo riprodotta la pianta di Foggia di Angelo Rocca del 1593 (Biblioteca Angelica) da cui si evince che contrariamente a quanto si riteneva la città aveva le mura che presentavano cinque aperture: Porta Arpana (Porta grande), Porta picciola (Inizio di via Arpi), Porta reale (via Duomo angolo via), Porta di S. Domenico (di fronte al Credito Italiano) e Porta di S. Tommaso (confine via Manzoni).
È inoltre riportata la pianta del territorio di Foggia e l'incisione di Cassiano da Silva pubblicata in Pacichelli (Del Regno di Napoli in prospettiva, Napoli 1703).
Dopo l'analisi sugli aspetti sociali, economici descritti in tabelle statistiche tra cui anche il patrimonio degli animali si elencano le partite catastali. E subito una rilevante anomalia: nella prima partita, quella del duca d'Oratino Antonio Giordano, si evidenziano correzioni manuali sulle tassazioni. Un 400 corretto a 200 che, data l'importanza del titolare, poneva grossi sospetti. Ma anche dall'analisi di animali di altri catasti si poteva dedurre che animali da gregge venivano tassati con coefficiente 10/3 mentre quelli da mandria erano tassati per metà (coeff. 10/6). Evidentemente il duca si era ribellato ottenendo la riduzione del 50% confermata per tutti gli animali da mandria di tutte le successive partite catastali. Basta ricordare che Foggia era sede della Dogana delle pecore che gestiva la transumanza. Le pecore rendevano sia per il latte e suoi derivati (Ricotta, formaggio, lana) di cui si lavoravano i prodotti caseari che venivano trasportati fino a Napoli.
Ma altre sorprese non mancano: grazie alla tabella compilata dal curatore, si rileva un grosso errore nel riporto complessivo dell'importo dei tributi degli Ecclesiastici. Mentre la somma complessiva degli importi individuali è di once 2727:16 l'importo riportato è di once 2146:09. La differenza è di once 581 e tari 07 che dovrebbero trovarsi in più nelle casse dei tributi versati all'Università.
La città era circondata da quattro zone denominate: Borgo S. Antonio Abate (Ove oggi è il Credito Italiano era la chiesa), Borgo di Gesù e Maria, Borgo Chiesa delle colonne, Borgo della Chiesa delle Croci.
Ancora dalle tabelle biometriche si rilevano picchi nelle età dichiarate dai capifuoco che vanno dai 20 anni di cinque in cinque mostrano che l'età era calcolata a. lustri.
Da notare la tabella della distribuzione dei beni nelle otto categorie. Numerosi i forestieri affluiti a Foggia. Sono presenti infatti ben 516 fuochi e riportati per ciascuno di essi l'attività, la provenienza.
Sono analizzati aspetti sociali, biometrici, economici descritti con tabelle statistiche tra le quali il patrimonio zootecnico e la toponomastica corrente.
Ma altre sorprese non mancano: grazie alla tabella di conversione compilata dal curatore, si rileva un grosso errore nel riporto complessivo dei tributi degli Ecclesiastici. Gli importi individuali assommano ad once 2727:16 ma l'importo riportato è di once 2146:09. La differenza è di once 581 e tari 07 che dovrebbero trovarsi in più nelle casse dei tributi versati all'Università.
Dopo le necessarie premesse si presentano le partite catastali che iniziano con i Cittadini.
E inoltre riportato l'indice dei cognomi, per facilitare la ricerca che sarebbe stata pressoché impossibile poiché le partite catastali sono elencate per nome proprio di persona.
Tante altre importanti e preziose notizie si possono trarre consultando il lavoro in oggetto che è stato formulato proprio per ricerche di studiosi e cultori della storia della città.

 
Scheda bibliografica
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Autore Luigi P. Marangelli
Titolo Il Catasto onciario di Foggia
Editore Edizioni Parnaso - Foggia
Prezzo € 35,00
data pub. settembre 2016
In vendita presso:
www.editriceparnaso.it 
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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L'odissea di Oronzo Marangelli
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Premessa

  
lodissea  

Nel 1988, con lauto finanziamento dell’Assessorato alla P.I. della Regione, retto da Gerolamo Pugliese del Pri, vide la luce il libro agiografico “Francesco L. Vernaleone”. In esso, il coordinatore dei lavori Guido Lorusso si compiace di rinverdire un articolo del 1932 a firma di F. Vernaleone che, inviperito, spara a zero contro Oronzo Marangelli reo, nella sua Storia di Conversano (1931), di aver «attaccato e vilipeso in ogni maniera» Vincenzo Roppo. Quel Vincenzo Roppo, cantore della liturgia e delle epiche gesta fasciste che, “Nel Risorgimento del Mezzogiorno” (1931), aveva elevato l’assassinio dell’on Giuseppe Di Vagno a «Santa violenza liberatrice» eseguita da «un manipolo di audaci studenti conversanesi». Una vera e propria istigazione all’omicidio. Lorusso, con ardita interpretazione dell’articolo, pomposamente assurto a “Pamphlet”, si affanna a dimostrare l’antifascismo di Vernaleone a scapito di Oronzo Marangelli. Il coordinatore, vicino al Psi, è tra coloro che usufruiscono della collaborazione alle pubblicazioni della Fondazione “G. Di Vagno” retta da Gianvito Mastroleo. In linea si schiera Matteo Fantasia, un cattolico osservante e praticante, che oltraggia Marangelli, morto 26 anni prima, anche se mai lo aveva nominato nei suoi precedenti scritti. Sono i tempi grami, per Dc e Psi afflitti da tempeste giudiziarie negli anni Ottanta. a suggerire una sempre efficace strategia: spargere cortine fumogene infangando gente onesta per distogliere l’attenzione da sé. Meglio se “opportunamente” provate su un morto. Peggio del metodo Boffo. La nuova del Marangelli opportunista fascista, a Conversano, destò non poca sorpresa, poiché era noto per l’antifascismo che lo animava e per le lotte condotte a favore degli “ultimi” nel solco tracciato da Giuseppe Di Vagno. Era il fulcro della sinistra in assenza dei novelli socialisti dell’ultima ora. Il dott. Guido Lorusso, invitato a dar conto delle sue ignobili affermazioni, con una lettera privata confessava “il mea culpa”, con lodi sperticate nei confronti di Oronzo Marangelli. Contrito per questa poco edificante iniziativa si impegnava per una completa ritrattazione pubblica, ma non l’ha fatto. Egli non è di Conversano. La frequenta dagli anni Settanta. Chi gli ha suggerito questa operazione? Forti dubbi hanno imposto di prendere visione diretta della famigerata “recensione” del 1932. Si è squarciato un velo: un articolo la cui brevità e ricchezza di... insulti mette a nudo una squallida manovra di linciaggio morale, culturale e politico sulle ceneri di un uomo morto da 26 anni. Quando i suoi figli erano assenti da altrettanto tempo da Conversano. E nessuno li ha messi al corrente. È angosciante leggere e trattarne, obtorto collo, per porre termine ad un massacro che si sviluppa sempre più virulento. Invece di onorare la memoria di un idealista che ha pagato caro per la sua coerenza si butta fango sulla sua tomba. Oronzo Marangelli rifuggiva dal dar seguito a bassezze. Diceva: «Certe cose si commentano da sole, la gente non è così stupida come alcuni credono». Ma si è superato ogni limite. Egli è l’unico personaggio di spicco al quale le Amministrazioni comunali succedutesi non hanno inteso intitolare una strada per ricordarlo. E, dando credito alle fandonie, ne permettono il ludibrio. Questa vicenda offende la verità e la giustizia ed è censurabile sotto il profilo etico e morale. La Fondazione Di Vagno e l’Istituto per l’antifascismo non hanno nulla da dire? Giuseppe Di Vagno e Oronzo Marangelli sono due idealisti della Conversano del Novecento.

Luigi P. Marangelli
Scheda bibliografica
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Autore Luigi P. Marangelli
Titolo L'odissea di Oronzo Marangelli
Editore Edizioni Parnaso - Foggia
Prezzo s.p.i.
data pub. febbraio 2012
In vendita presso:
www.editriceparnaso.it 
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Giuseppina L'Abbate - Pioniera delle donne in politica
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Prefazione

  
labbate  

 

Prima donna in consiglio comunale
 
I risultati delle votazioni amministrative del 25 maggio 1952 premiarono la condotta civile ma ferma delcapolista Oronzo Marangelli (nella lista Garibaldi): il PCI conseguì 2006 voti pari al 22,2%, nettamente al di sopra del dato nazionale, la DC il 36.9%, nettamente al di sotto di quello nazionale. Nella precedente consultazione nazionale del 1948 la DC di Conversano aveva avuto il 66.7% dei consensi, mentre il Fronte democratico popolare, comprendente comunisti e socialisti, aveva raggiunto il 21.1%. Nelle precedenti amministrative (1946) la concentrazione di sinistra (Pci-Psi) riportò il 26,8%
Nel 1952 per la prima volta sedeva in Consiglio comunale una donna, Giuseppina L’Abbate, eletta nella lista “Garibaldi” del Pci di Conversano. Nelle amministrative del 1956, sull’esempio delle iniziative politiche del segretario del Pci Oronzo Marangelli, tra le file della Democrazia cristiana furono elette Maria Marangelli (prima donna-sindaco di Conversano) e Caterina Gentile indicate dal vescovo mons. Gregorio Falconieri di stampo conservatore. 
Il Pci e la CGIL si fecero promotori della lotta per la condizione delle donne lavoratrici. Non veniva rispettata la legge sulla tutela fisica e morale della lavoratrice-madre. Le ragazze che si sposavano venivano licenziate dagli industriali; le donne erano discriminate nei salari rispetto agli uomini; non si riconoscevano i diritti civili e morali sanciti dalla Costituzione. Si stabilì di determinare la «Carta dei Diritti della Donna italiana e della donna lavoratrice» per il riconoscimento dei diritti democratici, civili, economici, sociali della donna. (Cfr G. Di Vittorio, La lotta della CGIL per il benessere degli italiani, 3° Congresso, Napoli-novembre 1952, Roma 1952, p. 38)
I lavori tipici delle donne erano la raccolta delle olive, delle mandorle, delle ciliege, la vendemmia. Altro lavoro stagionale prettamente femminile era lo schiacciare le mandorle, togliere l’acinino ai grappoli d’uva. Operaie lavoravano anche presso le poche industrie manifatturiere. Gli abiti erano confezionati da sarte e sarti. Le ore lavorative erano massacranti e il salario basso. Nei lavori più pesanti o pericolosi come quelli agricoli, nell’edilizia, negli olifici e nelle cantine vinicole erano impiegati uomini con frequenti morti bianche.
Il partito comunista a Conversano sostenne lotte e vertenze sia di natura salariale sia per l’orario, la sicurezza sul lavoro e l’assistenza sanitaria in difesa di braccianti agricoli, operai e muratori contro proprietari terrieri, imprese edili ed industriali. In particolare si ebbero lotte nello stabilimento vinicolo di Cosimo Zito, sito in Via Castellana 88, in cui era attiva una sezione di iscritti alla CGIL; tra gli alimentaristi furono soccombenti le ditte D’Attoma, Orsini, Melillo, Sciamanno e l’industria conserviera “Parete” di Monopoli. Decisiva fu per la conquista dei diritti dei lavoratori in queste lotte l’iniziativa ed il fattivo contributo di Oronzo Marangelli e di Giuseppina L’Abbate. Coordinatore della lega dei lavoratori dell’industria della Camera del lavoro era Giuseppe Teofilo che organizzò un corso di avviamento professionale per l’invio di lavoratori in Francia. Particolare rilievo fu dato ad un’importante categoria: le donne lavoratrici in generale. Non veniva rispettata la legge sulla tutela fisica e morale della lavoratrice-madre. Le ragazze che si sposavano venivano licenziate dagli industriali. Le donne erano discriminate nei salari rispetto agli uomini. Non si riconoscevano i diritti civili e morali sanciti dalla Costituzione. Si stabilì di determinare la «Carta dei Diritti della Donna italiana e della donna lavoratrice» per il riconoscimento dei diritti democratici, civili, economici, sociali della donna. Oronzo Marangelli affidò all’insegnante Giuseppina L’Abbate l’incarico di sensibilizzare ed organizzare su questi problemi le donne di Conversano.  
E Giuseppina, si dedicò alla politica nel clima infuocato del tempo. Nei comizi, sempre affollati, con tono fermo e linguaggio semplice andava al nocciolo delle questioni. I giovani la ricordano ancora oggi allorché, issata su un tavolino, teneva i comizi nei rioni ove mancava acqua e luce.
Denunciava le ingiustizie sociali, reclamava il riconoscimento del diritto dei cittadini al lavoro e propugnava la parità dei diritti tra uomo e donna a quei tempi poco sentita, anzi ostacolata anche dai compagni.
L’insegnante Ida Del Vecchio, che veniva da Roma, teneva assemblee e conferenze nei locali della sezione che si rivelarono insufficienti a contenere l’affluenza strabocchevole di donne, che galvanizzate, denunciavano i problemi connessi alla loro condizione. Essa era collaboratrice di “Noi donne” (rivista mensile fondata nel 1944, organo dell’Unione Donne Italiane, ha ospitato e principali voci del femminismo italiano. Tra cui: A. Gobetti, C. Ravera, N. Gallico Spano, A. M. Ortese, M. Duras, Giovanna Pajetta, U. Eco, G. Rodari, M.A. Macciocchi, Ellekappa, F. Fossati, P. Carra). Si prodigava girando per l’Italia con comizi in sostegno dei diritti delle donne. A lei, insegnante elementare romana dai modi dolci e gentili, oggi è intestato un circolo didattico a Roma.
L’azione politica della L’Abbate si concretò anche leggendo e commentando, agli iscritti e simpatizzanti, articoli pubblicati sull’Unità. Negli affollati incontri del sabato sera, nella sede della sezione, al numero 6 di Piazza XX Settembre, riscuoteva il consenso e la stima entusiastica dei presenti. Nella sede campeggiava il ritratto di un triste Antonio Gramsci con gli occhialini e la sua folta, svettante chioma nera. Sosteneva che bisognava illuminare ed educare il mondo femminile, dargli coscienza del suo valore e dei suoi diritti. Farlo uscire dallo stato di soggezione inconscia.
Le partecipanti, specie della zona di via Arringo a forte densità comunista, lamentavano i disagi della vita in tuguri malsani, umidi e privi di acqua e luce. I solerti vigili comminavano multe appena sciorinavano il bucato su fili stesi fuori della porta. La “carretta” al traino di un asino, quando era colma spargeva i miasmi dei liquami che traboccavano al dondolare sul selciato sconnesso o pieno di buche.
Era difficile la vita da comunista: i giovani operai e contadini, iscritti al partito o solo simpatizzanti, spesso non erano accettati dai famigliari delle loro ragazze. Gli operai comunisti erano discriminati sul lavoro (Cfr. Verbali del Consiglio comunale, proteste dei consiglieri del Pci). Il prof. Fantasia fu accusato di aver fatto abbattere una fatiscente costruzione che impediva il passaggio dell’auto per l’accesso alla sua abitazione in via Annunziata. Egli ed il sindaco V. Martino furono oggetto di aspre critiche per le promesse elettorali fatte alla frazione di Triggianello di concessione di autonomia e promesse di portare acqua e luce quando c’erano interi rioni di Conversano che ne erano privi.    
Questa pubblicazione vuol rendere giustizia all’impegno di Giuseppina L’Abbate che così inizia la sua “Memoria”:
Nel saggio di Francesca Marangelli, nella sezione riguardante le “donne nella politica” in “Lotte politiche e sociali nel comune di Conversano”, l’autrice ricorda Giuseppina L’Abbate (la sottoscritta), militante nel Partito Comunista Italiano. Ebbene, le notizie riguardanti la succitata “donna” sono scarne ed incomplete.
Se compito dello storico è quello di ricercare la verità dei fatti e di far luce sui comportamenti umani e sulle vicissitudini della vita di una persona che, in particolar modo, da protagonista, ha vissuto parte o tutta la propria esistenza dedita al bene della collettività, ebbene, gradirei che quelle notizie vengano integrate con queste altre che la mia mente non è ancora riuscita a dimenticare (e come avrebbe potuto?).

 

Luigi P. Marangelli
Scheda bibliografica
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Autore Luigi P. Marangelli
Titolo Giuseppina L'Abbate - Pioniera delle donne in politica
Editore Edizioni Parnaso - Foggia
Prezzo s.p.i.
data pub. 2010
In vendita presso:
www.editriceparnaso.it 
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La Curia di Conversano e la vicenda di Giuseppe Di Vagno
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Tratto da: LA VIPERA Quindicinale del Sud Est barese

  
La Curia di Conversano e la vicenda di Giuseppe Di Vagno
Collana "Storia e Uomini d'altri tempi"

I Vescovi e Conversano
dall'Unità d'Italia

Tratto da: LA VIPERA Quindicinale del Sud Est barese


CONVERSANO - 
Il Club UNESCO di Conversano, nell’ambito delle iniziative riguardanti la GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO E DEI DIRITTI D’AUTORE (decretata dall’ONU), ha promosso una serata storico-letteraria, con il patrocinio del Comune di Conversano e della Regione Puglia, in ricordo del prof. Oronzo Marangelli a 50 anni dalla scomparsa, sarà presentato il libro di Luigi P. Marangelli La Curiadi Conversano e la vicenda di Giuseppe Di Vagno. I Vescovi e Conversano dall’Unità d’Italia”. Una pagina inedita nella storia di Conversano (Editrice Parnaso-Foggia). 
Dopo il saluto del sindaco, avv. Giuseppe Lovascio, e la presentazione da parte del presidente del Club, ing. Domenico Roscino, seguiranno gli interventi dell’autore del volume, prof. Luigi Marangelli (Luci ed ombre di eventi nazionali riflesse su Conversano),dello storico Emilio Benvenuto, un testimone ultranovantenne che ricorderà “Oronzo Marangelli, mio professore al Liceo di Foggia nel 1937”, eil prof. Gianfranco Piemontese, che esporrà alcune sue ricerche da giornali e riviste del tempo che rappresentano un“Oronzo Marangelli tra gli intellettuali di Capitanata”. 
Nel volume, in sintesi, si raffigura una Conversano che nel corso dei tempi ha sempre avuto un ruolo primario nei cambiamenti istituzionali del Paese e della società, mai di accettazione passiva. 
E il lavoro di Luigi Marangelli prende le mosse dal caso più drammatico, la vicenda di Giuseppe Di Vagno, che ha visto vittime illustri e intensa partecipazione di tutte le componenti del consesso cittadino non escluso quello religioso rappresentato dalla Curia con a capo, all’epoca, il vescovo Domenico Lancellotti (1919-30).

LA VIPERA Quindicinale del Sud Est barese
Direttore responsabile Maria Sportelli
Scheda bibliografica
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Autore Luigi P. Marangelli
Titolo La Curia di Conversano e la vicenda di Giuseppe Di Vagno
Editore Editrice Parnaso - Foggia
Prezzo € 15,00
data pub. giugno 2012
In vendita presso: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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