il nuovo dizionario italiano-dialetto di Pasquale Locaputo
Finalmente l’operazione di recupero e salvataggio del nostro prezioso patrimonio linguistico, può dirsi concluso. Con la recente pubblicazione del Dizionario della parlata di Conversano – Italiano-Conversanese il nostro concittadino prof. Pasquale Locaputo ha completato le sue ventennali ricerche e i suoi studi sul dialetto conversanese.
Già un decennio fa con il Dizionario della parlata conversanese (2010) dava alle stampe il tanto atteso ‘dizionario dialetto-italiano’ allineando così la nostra città ai centri più evoluti dell’area linguistica meridionale, già dotati da tempo di un vocabolario del dialetto. Nello stesso volume egli pubblicava due aspetti fondamentali della sua ricerca: le norme per dare forma scritta ai suoni del dialetto (la fonetica) strumento indispensabile per chiunque vorrà usare il dialetto per componimenti in prosa o in versi. In questo campo egli trovava una grande confusione: tutti quelli che avevano scritto in dialetto applicavano maldestramente una propria fonetica col risultato di disorientare e rendere impervia l’interpretazione da parte del lettore. Locaputo, prendendo dai vari tentativi quanto di meglio era stato fino ad allora elaborato, definì delle regole chiare e semplici che auspicava fossero osservate da tutti in maniera univoca e finalmente definitiva.
Insieme alla fonetica, sempre analizzando il dialetto parlato, pubblicò una bozza di grammatica, dimostrando, con sua sorpresa, notevoli peculiarità del dialetto rispetto all’italiano: annotando, per esempio nella coniugazione verbale, la mancanza del futuro indicativo, del condizionale, dell’imperativo negativo, ecc.; ed anche l’inesistenza della desinenza del femminile dei nomi e degli aggettivi.
Infine, sempre nell’introduzione, riportava alcuni dei più curiosi e particolari modi di dire del dialetto che non trovano riscontro nell’italiano, dimostrando chiaramente come il dialetto non è una corruzione dell’italiano, ma il risultato della evoluzione dello stesso ceppo linguistico originario, avvenuta nel tempo in maniera parallela a quella delle altre lingue romanze e qu9ndi dell’italiano.
Con l’ultima pubblicazione, il Dizionario della parlata di Conversano (2021), ha affrontato il problema dell’approccio delle nuove generazioni al sistema linguistico dialettale. Già nella seconda metà del Novecento i giovani, anche quelli dei ceti sociali più modesti, tendevano a usare l’italiano come lingua madre, condannando, a lungo andare, all’oblio il patrimonio linguistico e la stessa identità culturale dei nostri padri, cioè le nostre radici e la nostra autenticità. Di qui il tentativo di offrire alle future generazioni uno strumento più agevole per recuperare la memoria del passato: la traduzione dei termini della lingua italiana nel dialetto. Infatti, dal momento che le future generazioni conosceranno solo l’italiano, mediante questo dizionario potranno ricostruire il mondo dei nostri padri e l’identità della nostra comunità.
L'illustrazione della copertina è del pittore Tony Prayer (1936), che ha voluto rappresentare il duro mondo rurale evocandone le suggestioni attraverso la forza impressionistica del colore. Noto non solo nella natia Puglia, ha fatto conoscere il suo inconfondibile stile e i suoi lavori partecipando a numerosissime mostre, organizzando anche rassegne personali nelle principali città in Italia e all'estero. Vive a Conversano (Bari) in via Cremona, 9 - Tel. 0804958997
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